
La Polizia locale e i sindaci
Sondrio, 12 febbraio 2020 - Alla base dell'ormai cronica carenza d'organico che mette a dura prova l'operato della Polizia locale di Sondrio e Valmalenco ci sono problemi di risorse, pensionamenti e mobilità legata anche alla concorrenza delle dogane che garantiscono trattamenti economici più favorevoli. Nonostante l'assunzione di 6 agenti a seguito dei recenti concorsi, "la situazione rimane complessa - riferisce il comandante della Polizia Locale di Sondrio, Mauro Bradanini - Oggi siamo 21 di cui 19 effettivi, per due mobilità di carattere temporaneo che non possiamo rimpiazzare. Ma con il pensionamento che ci sarà a breve e 3/4 posizione "in bilico" rischiamo di arrivare a 15/16 unità fra Chiesa e Sondrio, quando per gestire in modo ottimale il nostro bacino ne servirebbero almeno il doppio".
Se trenta agenti stanno solo nel libro dei sogni, un buon traguardo sarebbe arrivare a 25 nei prossimi anni, come auspicato dai sindaci. "Stiamo cercando di mantenere un organico adeguato e di potenziarlo - assicura il primo cittadino del capoluogo, Marco Scaramellini - e continueremo a collaborare con i Comuni più piccoli per ottimizzare le risorse". Una collaborazione virtuosa porta benefici a tutti, per questo l'augurio generale è che la gestione compartecipata "si estenda ad altri abitati", rimarca la sindaca di Chiesa, Renata Petrella che, insieme al sindaco di Torre Giovanni Gianotti, plaude all'operato degli agenti della Valmalenco.
Nonostante il gravoso peso della carenza d'organico (per mesi il responsabile Tiziano Rama ha diretto da solo il comando malenco), dimostrano ogni giorno grande senso del dovere e amore per il territorio, senza sconti. "Tant'è vero che hanno dato multe per divieto di sosta anche al sindaco", aggiunge Petrella che annuncia l'assunzione a breve di due nuove unità da destinare proprio ai Vigili urbani della Valmalenco.