FULVIO D’ERI
Cronaca

Valtellina, il passo del Mortirolo a rischio chiusura. Il sindaco: “Sicurezza prima di tutto”

L’ipotesi di allargare il percorso finita sotto accusa: “Non ci sarà nessuna autostrada”

I cicloamatori di tutte le età che salgono al passo del Mortirolo sono ventiduemila in ogni stagione

I cicloamatori di tutte le età che salgono al passo del Mortirolo sono ventiduemila in ogni stagione

Mazzo di Valtellina (Sondrio), 20 dicembre 2024 – La paventata chiusura della strada del Mortirolo anche ai ciclisti, per questioni di sicurezza, ha provocato una serie di reazioni indignate e di protesta da parte soprattutto dei cicloamatori. E così Franco Saligari, sindaco di Mazzo di Valtellina, località da dove parte la salita più tosta e “classica“ del Mortirolo, intende precisare la sua posizione e rassicurare i cicloturisti. “Apprezziamo la solidarietà e vicinanza del Comune di Bormio per voce dell’assessore Antonioli, disponibile a fare sistema col Comune di Mazzo e sviluppare iniziative congiunte per lo sviluppo del turismo – dice il sindaco Franco Saligari –. Da tempo solleviamo la problematica di sicurezza sulla scalata ciclistica al Mortirolo dovuta a percorrenza su sede stradale con larghezza ridotta, fondo degradato e deformato, forti pendenze, uso promiscuo”.

La “salita dannata”

"Teniamo molto alla fruizione da parte degli oltre 22mila ciclisti – continua il sindaco – che in media si cimentano ogni stagione sulla salita “dannata“. Ma altrettanto teniamo molto alla tutela della loro incolumità. Ascoltiamo le voci dei diretti interessati, concordiamo le azioni di miglioramento, ma non accettiamo che la nostra presa di posizione sia etichettata come provocazione o peggio ricatto. Semplicemente il sindaco ha il dovere di tutelare l’incolumità pubblica e la sicurezza della viabilità di competenza comunale, provvedendo a risolvere situazioni di rischio, pena essere perseguito in sede civile e penale. Ne consegue che deve agire in autotutela”.

Il progetto

A chi ritiene che la salita Mazzo-Mortirolo non vada stravolta, Saligari dice che "il fascino sarà mantenuto, solo se la strada sarà messa in sicurezza, allargando la sede stradale quanto basta per mantenere la distanza laterale in fase di sorpasso e scambio tra veicoli e ciclisti di almeno 1,5 metri: la strada è larga da 3 a 3,5 metri, in media 3,20, serve stendere una striscia d’asfalto sulla banchina per aumentare la larghezza a 3,8-4 prima di riasfaltare l’intera sezione (ben lungi dal creare un’autostrada): il tratto Anas Biorca-Mortirolo è largo minimo 4 metri. Il tracciato e le pendenze restano invariati, la percorrenza in discesa con bici da corsa può essere consentita se il fondo stradale è in buone condizioni”.