Frana del Ruinon, Valfurva tra turisti in fuga e disagi per i residenti: "Ora basta"

Non solo albergatori in difficoltà. Ecco lo sfogo di una donna che racconta l'impresa di raggiungere il posto di lavoro

La strada provinciale numero 29  per Santa Caterina Valfurva è ancora chiusa

La strada provinciale numero 29 per Santa Caterina Valfurva è ancora chiusa

Valfurva, 26 agosto 2019 - A Santa Caterina Valfurva ci sono albergatori e operatori turistici in crisi, la stagione estiva è stata rovinata dalla chiusura della strada provinciale numero 29 per l’incombere della frana del Ruinon, prenotazioni cancellate, turisti in fuga dalla bellissima perla dell’Alta Valtellina. Ma in ginocchio non è solo il comparto turistico. A Santa Caterina Valfurva ci sono anche i residenti, donne e uomini che lavorano, molto spesso fuori dalla località, bambini e ragazzi che tra poco più di due settimane dovranno tornare a scuola, anche in questo caso lontano da Santa Caterina.

A Santa Caterina Valfurva ci sono storie di difficoltà quotidiana che si ripetono ormai da 65 giorni, storie di frustrazione e problemi, e i residenti sono ormai al limite della sopportazione. Raccogliamo il racconto di una donna, un racconto come ce ne sono molti altri. Lei, Luigina, non vuole essere polemica, non ce l’ha con qualcuno, certamente non con gli amministratori locali che stanno facendo di tutto per risolvere la situazione, ma non ce la fa più, e come lei molti altri residenti.

"Sabato mi sono recata alle 7.50, come tutte le mattine, in piazza a Santa Caterina per prendere la navetta per recarmi al lavoro a San Nicolò – racconta Luigina Signorelli -. Pensavo di essere in anticipo e, invece, mi è stato riferito che la navetta delle 8, visto che era già al completo, era già partita. Così non ho potuto neppure verificare se veramente tutti quelli sulla navetta erano residenti o dipendenti. Ho avvisato la Polizia Locale, ma mi è stato detto che è una cosa che non riescono a gestire. Credo che per gli autisti delle navette sia il minimo rispettare gli orari e le priorità. Per me arrivare sul posto di lavoro puntuale è fondamentale. Ho trovato poi un passaggio di fortuna, ma con un mezzo non 4x4. Eppure passa tutte le mattine con le difficoltà del caso sulla pista d’emergenza, che non è affatto una strada transitabile, e il sindaco ha già detto che non si prenderà la responsabilità di far transitare bambini e ragazzi che tra pochi giorni inizieranno a frequentare la scuola dell’obbligo. Come faranno a raggiungere gli istituti? Lo abbiamo chiesto e non abbiamo ancora avuto risposte. Venerdì ci è stato detto dal sindaco in assemblea della Comunità montana Alta Valtellina di non abbandonare Santa Caterina. E questo è sempre stato anche il mio pensiero. Ma posso garantire che, per me, sta diventando difficile continuare così. Senza dimenticare poi che fra pochi giorni inizierà il gelo e arriveranno le prime nevicate, la pista di emergenza sarà impercorribile. Come non voglio che i nostri ragazzi non perdano neppure un giorno di scuola, non voglio neppure perdere il posto di lavoro. Ho visto i nostri amministratori stanchi e con le lacrime agli occhi, li capisco e li ringrazio".