
Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente
Valfurva (Sondrio) - La Carovana dei Ghiacciai arriva sul ghiacciaio dei Forni. Partita il 17 agosto dalla Valle d’Aosta, con l’escursione sul ghiacciaio del monte Bianco del Miage, e poi proseguita in Piemonte, con l’escursione sul ghiacciaio del monte Rosa di Indren, la Carovana, la campagna itinerante promossa da Legambiente nell’ambito di ChangeClimateChange con la partnership scientifica del comitato Glaciologico Italiano, fa tappa oggi e nei prossimi giorni, fino a venerdì, ai Forni, una volta il più grande ghiacciaio vallivo italiano e l’unico presente nel Paese di tipo himalayano, sul gruppo dell’Ortles Cevedale in Alta Valtellina all’interno del Parco nazionale dello Stelvio.
Secondo alcune stime il ghiacciaio dei Forni si è ritirato di 2,6 chilometri a causa dell’aumento di quasi 2 gradi delle temperature presenti in zona. I cambiamenti climatici stanno sciogliendo i ghiacciai in maniera preoccupante. Le enormi distese sono sempre più fragili e sempre più a rischio. La siccità, le ondate di calore senza precedenti come quelle di quest’estate, temperature record e assenza di neve sono tutte facce della stessa inarrestabile emergenza che minaccia lo stato di salute dei ghiacciai alpini che si stanno riducendo ad un ritmo inimmaginabile. Più di 200 sono già scomparsi da fine Ottocento, lasciando posto a detriti e rocce.
"Quello di Legambiente è un viaggio di tre settimane – aggiunge Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagna –, per raccontare in tempo reale non di un futuro probabile, ma della crisi climatica che oggi viviamo, di cui la montagna è la sentinella principale. L’impensabile emorragia dei ghiacciai a cui assistiamo non è che una spia, infatti, di fenomeni che si stanno verificando su scala molto più vasta e che richiedono soluzioni coraggiose. La decisione di ritornare su molti dei ghiacciai visitati due anni fa non è casuale: abbiamo seri motivi per credere che la situazione sia peggiorata, al di là di ogni razionale previsione". Un grido d’allarme preoccupante che va sicuramente ascoltato. Venerdì 26 agosto a Milano Legambiente presenterà i risultati del monitoraggio scientifico effettuato in questi giorni sul ghiacciaio del Forni.