Valanga in Valfurva, scialpinista milanese trascinato per 300 metri: salvo per miracolo

La slavina si è staccata mentre la comitiva stava salendo verso punta Pedranzini

E' arrivato anche il soccorso dall'alto

VALFURVA, TRE ESCURSIONISTI TRAVOLTI DA VALANGA MIRACOLOSAMENTE ILLESI.

Valfurva (Sondrio) – Se la sono cavata con un grosso spavento, ma la sono vista davvero brutta, e il loro amico, ferito, non è grave. Attorno alle 12.45 di ieri stavano salendo verso punta Pedranzini, quota 3.599 metri, in territorio di Valfurva quando, all’improvviso, sono stati investiti da una valanga di dimensioni imprecisate in un giorno in cui l’indice di pericolo slavine è “3 marcato“ in una scala europea di cinque pioli. Due componenti della comitiva lombarda di sci-alpinisti non hanno avuto problemi, riuscendo miracolosamente a schivare la massa di neve scesa in una manciata di secondi dalle pendici della montagna, in un orario tra i più caldi della giornata, mentre il terzo amico, 29enne nato e residente a Milano, trascinato a valle per 300 metri è rimasto seppellito sotto 2 metri dall’imponente coltre bianca.

I compagni di escursione, provvisti delle necessarie dotazioni, quando si affrontano le montagne innevate, ossia sonda, pala e ovviamente artva, hanno subito iniziato a scavare nella neve per cercare il disperso. E il componente della spedizione, non coinvolto, trovandosi più a monte, ha prima prudenzialmente deciso di fermarsi in un tratto in sicurezza, non rischiando di provocare nuovi distacchi che avrebbero potuto colpire l’amico a valle impegnato da subito nelle ricerche di Riva. E, a quel punto, ha subito provveduto a lanciare l’allarme e dalla centrale di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) sono stati mandati sul posto gli uomini del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, stazioni di Bormio e Valfurva, i militari del Sagf-Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Bormio, con l’appoggio di unità cinofile dei pompieri.

Dal reparto volo dei Vigili del fuoco della Lombardia si è immediatamente alzato in cielo il “Drago 81“ con gli specialisti elisoccorritori, unitamente ai velivoli giunti da Bolzano, decollato da Lasa, e dall’aviosuperficie di Caiolo. Lo sci-alpinista milanese, una volta estratto dalla neve, in tempi rapidi, è stato affidato ai sanitari che con uno degli elicotteri di Areu è stato trasportato in codice giallo - quello di media gravità - all’ospedale Morelli di Sondalo.

Nell’incidente alpinistico, secondo alcune fonti, avrebbe riportato un trauma toracico e di bacino e non sarebbe, pertanto, stato ricoverato in gravi condizioni. I due compagni d’avventura, illesi, sono poi stati trasportati a valle.