Unitas 24, l’esercitazione è riuscita. Alpini della Protezione civile in campo

Penne nere in campo senza sosta per la sicurezza. È stata una 72 ore no stop la maxi esercitazione di...

Penne nere in campo senza sosta per la sicurezza. È stata una 72 ore no stop la maxi esercitazione di protezione civile organizzata dagli alpini dall’unità di Protezione civile della sezione dell’Ana di Lecco nell’ultimo week end. Alle grandi manovre – nome in codice Unitas 24-, che si sono svolte tra Bellano e la frazione di Vendrogno, con campobase a Camaggiore, hanno partecipato circa 200 volontari arrivati da tutta la Lombardia. Tra loro anche specialisti, piloti di droni e conduttori di unità cinofile. "Scopo dell’attività è stata la verifica sul campo delle capacità di reazione e operative dei volontari, chiamati a misurarsi con una emergenza territoriale di particolare gravità, diffusa e prolungata nel tempo: la simulazione prevedeva tra l’altro condizioni meteo avverse con non pochi danni al territorio, incendi boschivi, l’evacuazione di strutture scolastiche, la ricerca e l’assistenza di alcuni dispersi", spiega Cristian, coordinatore della Protezione civile dell’Ana lecchese. A supporto dei volontari lecchesi, sono entrati in azione specialisti provenienti da altre sezioni: Como, Milano, Alto Lario e Valtellinese. Sono state affrontate simulazioni reali: lo sgombero di 300 studenti e insegnanti del comprensivo di Bellano; il soccorso di scolari in gita bloccati dal maltempo; la ricerca di persone alluvionate isolate. Il tutto reso ancor più difficile da un incendio simulato di un bosco provocato dalla caduta di un albero su di un cavo dell’alta tensione. "Donne e uomini della Protezione civile dell’Ana a Lecco sono in prima linea a confermare lo spirito di servizio a favore della nostra gente", spiega Emiliano Invernizzi, presidente delle penne nere lecchesi. D.D.S.