SARA BALDINI
Cronaca

Pagamenti sbloccati. Sciopero interrotto

Stipendio di marzo finalmente pagato e la comunicazione, da parte di Melavì ai sindacati, che il pagamento delle retribuzioni di...

La catena di produzione Melavì I dipendenti hanno ricevuto finalmente lo stipendio di marzo e a breve quello di aprile

La catena di produzione Melavì I dipendenti hanno ricevuto finalmente lo stipendio di marzo e a breve quello di aprile

Stipendio di marzo finalmente pagato e la comunicazione, da parte di Melavì ai sindacati, che il pagamento delle retribuzioni di aprile avverrà mercoledì 21. Seppure in un quadro negativo, vista l’annunciata cessazione dell’attività dell’azienda, almeno due notizie positive, di fronte alle quali le organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione dei lavoratori, compreso lo sciopero a oltranza previsto da oggi, visto che, ai sensi del contratto provinciale di lavoro della Provincia di Sondrio, lo stipendio dovrebbe essere pagato entro il 15 del mese. Il rischio era che i lavoratori Melavì fossero ancora in attesa addirittura della mensilità di marzo, accreditata invece lunedì 12, dopo che venerdì il Tribunale di Sondrio aveva autorizzato un parziale svincolo delle linee di credito di Banca Popolare di Sondrio, in precedenza revocate. Novità anche per quanto riguarda i 18 lavoratori a tempo indeterminato, otto operai e dieci impiegati. "Siamo stati contattati da Regione Lombardia, la quale ha previsto per il 22 maggio la prima riunione di consultazione per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria a far data dal 1° maggio" rivelano Ilaria Urbani (Fai-Cisl), Valter Rossi (Flai-Cgil) e Donatella Canclini (Uila-Uil), annunciando di aver convocato un incontro dei lavoratori "ancora in forza" per martedì 20. "In quell’occasione faremo la verifica sulla conferma del pagamento degli stipendi – dicono i sindacalisti – previsto per il giorno successivo". Sono invece sempre meno i 53 lavoratori della Cooperativa Melavì con contratto a termine: quelli con scadenza al 30 aprile hanno già interrotto l’attività e così via via sarà per gli altri, senza che per loro sia previsto alcun ammortizzatore sociale.

Sara Baldini