MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Truffa, l’indagine si allarga

Giovanni Cusini e il fratello non sono coinvolti nel caso del sequestro da un milione e mezzo di euro

LIVIGNO

di Michele Pusterla

Prosegue l’indagine della GdF che l’altro giorno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per un milione di euro emesso dal Gip Pietro Della Pona, su richiesta del Procura, nei confronti di un imprenditore per truffa. Il tutto mentre il Comune attende sviluppi: "Non siamo ancora stati informati dalla GdF - ha affermato il sindaco Damiano Bormolini ai microfoni di Tele Monteneve - su chi sia il presunto responsabile dei minori versamenti alle casse comunali. Se fosse così, si tratterebbe di un’importante somma per il Comune che, causa la pandemia, ha riscosso meno tributi".

In ogni caso non è Giovanni Cusini l’imprenditore di Livigno al quale la Guardia di Finanza ha sequestrato il milione (500mila euro in contanti, il resto in titoli e fondi) nell’ambito dell’indagine su importazioni nel “piccolo Tibet” di importanti quantitativi di gasolio per veicoli, spacciati invece per combustile da riscaldamento domestico e quindi sottoposti a minori versamenti per diritti speciali al Comune livignasco. Non è, pertanto, Cusini a essere indagato per l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Marialina Contaldo che ha ereditato il fascicolo dall’allora procuratore Claudio Gittardi, ora a capo dei magistrati di Monza, non è neppure coinvolto, ovviamente, il fratello dell’affermato imprenditore Giovanni Cusini, a capo di un vero impero economico con interessi che spaziano dal commercio dei combustibili, allo sci, ai negozi al dettaglio. C’è stato, infatti, un equivoco, quando lo abbiamo interpellato credendolo a torto coinvolto nella vicenda del gasolio, per la risposta che ci ha dato: lui si riferiva ad altro caso, da cui è seguito dall’avvocato Ernesto Confortola. Il provvedimento del Tribunale - è filtrato ieri da ambienti autorizzati - riguarda un altro imprenditore del paese con depositi di gasolio, Quirino Silvestri.