SARA BALDINI
Cronaca

Divieto di caccia sui valichi montani: "Ora il ricorso"

Decisa levata di scudi di Lega e Fratelli d’Italia in Regione contro la recente sentenza del Tar che impone il...

Silvana Snider è consigliere regionale della Lega e membro della Commissione speciale montagna di Regione Lombardia

Silvana Snider è consigliere regionale della Lega e membro della Commissione speciale montagna di Regione Lombardia

Decisa levata di scudi di Lega e Fratelli d’Italia in Regione contro la recente sentenza del Tar che impone il divieto assoluto di attività venatoria su 475 valichi montani lombardi. "È una sentenza totalmente insensata nel merito e nel metodo" tuona Silvana Snider, valchiavennasca consigliere regionale del Carroccio e membro della Commissione Speciale Montagna di Regione Lombardia. Nel sottolineare come il divieto di caccia nei valichi montani sia un unicum presente solo nel nostro Paese, Snider rileva come la sentenza del Tar adotti un’interpretazione "estensiva e irragionevole dell’istruttoria di Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale): "Definire come valico di effettiva rilevanza migratoria qualsiasi punto dove vi sia la presenza di un roccolo o di un appostamento fisso, ha moltiplicato i divieti su tutti i 475 punti del documento tecnico, fornendo un’immagine fortemente distorta della situazione ecologico-faunistica".

"Non c’è nessun principio di precauzione – aggiunge Snider – nel cancellare di fatto la caccia da gran parte del territorio montano della Lombardia, sconvolgendo qualsiasi tipo di pianificazione e tutela proprio nelle zone in cui la pratica venatoria è maggiormente radicata e pregiudicando perfino le attività di contenimento della Peste Suina Africana". Della stessa idea Giacomo Zamperini e Michele Schiavi, presidente della Commissione Montagna e vicepresidente della Commissione Territorio: "La sentenza del Tar si basa su presupposti che nulla hanno a che vedere con la tutela della biodiversità, ma solo con la totale avversione alla caccia e al mondo venatorio nel suo complesso, che invece va tutelato e difeso, visto il prezioso compito che svolge nel custodire l’ambiente, specialmente nei territori di montagna". A questo proposito è stata depositata in consiglio regionale una mozione in cui si chiede di presentare ricorso al Consiglio di Stato.