GABRIELE
Cronaca

Treni e impianti più efficienti. Altro che tagli

Questo articolo esamina la proposta di tagliare le corse dei treni per assicurare puntualità ed efficienza. L'autore sostiene che tale soluzione è semplicistica e banalizzante, poiché non tiene conto delle complessità della programmazione dei servizi ferroviari. La soluzione reale è quella di garantire una adeguata capacità organizzativa e di mantenere il sistema in piena efficienza.

Moroni

Capita che qualche politico, parlando dei disservizi ferroviari, dichiari che le infrastrutture lombarde non avrebbero capacità sufficiente per sopportare il traffico e sarebbero inadeguate a ricevere il numero di treni previsti dall’orario. La soluzione proposta, semplicistica e banalizzante, sarebbe quella tagliare le corse per assicurare puntualità ed efficienza ai treni restanti. Tali affermazioni mostrano quantomeno una scarsa conoscenza, se non ignoranza, di come funziona la programmazione dei servizi ferroviari. Diversamente da quanto avviene sulle strade, dove ogni utente decide autonomamente di effettuare uno spostamento, gli orari dei treni sono progettati sulla base delle "tracce", tenendo conto di tutti gli altri treni in movimento, degli scambi da impegnare e delle fermate da effettuare. Persino sulle linee a binario unico gli incroci sono programmati in orari e località prestabilite. Senza contare che, nelle ore di punta, è impensabile togliere treni per via dell’affollamento e dei disagi per i pendolari, che si riverserebbero sulla ben più congestionata rete stradale. Altrettanto illogica l’ipotesi di togliere treni in ore di "morbida" o sulle linee a scarso traffico. I problemi nascono invece dall’incapacità, da parte dei Gestori del servizio e dell’infrastruttura, di assicurare la piena efficienza dei mezzi e degli impianti e il numero di personale viaggiante necessario, e, più in generale, di garantire una adeguata capacità organizzativa e di mantenere il sistema in piena efficienza. È questo il compito che dovrebbe impegnare ogni politico.

Giorgio Dahò, Lecco

Nessun commento, ovviamente, se non per concordare: i problemi dei treni non si risolvono tagliandoli.

mail: gabrielemoroni51@gmail.com