
Sondrio, 12 maggio 2023 – Terna riapre alla possibilità di razionalizzazione delle linee ad alta tensione di Valtellina e Valchiavenna, ma Provincia e Regione devono dare una risposta in tempi assai ristretti per non far saltare tutto. E il comitato, nato appositamente per sollecitare le amministrazioni a portare avanti il piano di razionalizzazione, ha "strappato" un incontro col presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola, per definire la questione.
Saranno giorni decisivi per sapere se i lavori proposti da Terna saranno effettuati o se, invece, la Valtellina, a causa della contrarietà di alcuni Comuni, risponderà negativamente e quindi salterà un lavoro dalle immani proporzioni che potrebbe razionalizzare al meglio le (troppe) linee presenti sul territorio, levando di mezzo nella zona della Media Valle parecchi tralicci e fili attualmente visibili e che di certo non fanno bella mostra in una Valtellina sempre più a vocazione turistica. La proposta di Terna, ricordiamolo, è quella di un investimento di 1,7 miliardi di euro sul territorio, a titolo di risarcimento per lo sfruttamento delle centrali, per razionalizzare (finalmente) le tante (troppe) linee presenti. Terna, tanto per capirci, ha presentato un progetto imponente che consentirà di demolire 480 km di linee in Lombardia e oltre 1300 tralicci, molti dei quali in provincia di Sondrio. "Grazie alla risonanza mediatica dell’iniziativa del comitato, Terna e gli enti pubblici si sono rimessi al tavolo per condividere il progetto di razionalizzazione – dice Renato Cardettini, portavoce del Comitato per la Razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina e Valchiavenna -. La proposta di Terna sul riassetto della rete sul mandamento di Tirano è stata presentata al ministero ed aspetta di essere attuata ma nei mesi scorsi, in vista delle elezioni, ha avuto uno stop. Riteniamo assolutamente strategico per la provincia portare avanti il piano di razionalizzazione per risolvere un problema di impatto delle linee su ambiente e paesaggio, fondamentale per la salute dei cittadini e lo sviluppo delle nostre valli alpine. Dall’incontro di martedì prossimo col presidente della Provincia di Sondrio Menegola ci aspettiamo una risposta. Noi speriamo sia positiva, ma comunque vorremmo una risposta perché è inutile procrastinare ulteriormente una decisione su una problematica così importante. Anche perché a nostro avviso ci sono tutti gli elementi per decidere…".