Teglio, il comitato cittadini boccia l'invaso sul torrente Margatta

I residenti delle frazioni Margattoni, San Sebastiano, Caselli, Cameratti e Buozzi chiedono interventi "risolutivi e adeguati"

Il comitato cittadini si rivolge alla Giunta guidata da Elio Moretti per l’opera idraulica

Il comitato cittadini si rivolge alla Giunta guidata da Elio Moretti per l’opera idraulica

Teglio (Sondrio) - ​Il comitato della Margatta chiede al Comune di Teglio di non realizzare l’invaso progettato per il contenimento delle acque del torrente. Questa in sintesi la richiesta formulata dal sodalizio all’amministrazione comunale al termine di una assemblea convocata dai firmatari della petizione, 78 cittadini preoccupati dalla situazione in cui versa il torrente Margatta.

I lavori per la messa in sicurezza della valle del torrente, posta sulla sponda orobica del Comune, vanno eseguiti al più presto ma come più volte ribadito dagli abitanti delle frazioni interessate di Margattoni, San Sebastiano, Caselli, Cameratti e Buozzi devono essere risolutivi e adeguati. Evidentemente il comitato ritiene che costruire "solo" l’invaso non sia affatto la soluzione migliore. Anzi, potrebbe essere addirittura un pericolo per chi abita a valle. "E anche questa volta – dicono dal sodalizio della Margatta – il sindaco e i consiglieri di maggioranza non si sono degnati di presentarsi all’assemblea di sabato scorso a San Sebastiano e di spiegarci la bontà del progetto".

L’amministrazione comunale "non ha mai risposto alle richieste dei cittadini e non aveva espletato la procedura per l’occupazione dei terreni. Ora sono corsi ai ripari. Ma la sostanza per noi non cambia, visto chenon c’è il presupposto della mancanza di informazione e ascolto. Presupposti fondamentali previsti dallo statuto, ma soprattutto sintomo di rispetto verso i propri cittadini. Per i motivi sopra citati, lunedì 6 febbraio non si è permesso l’inizio lavori per la costruzione dell’invaso sulla Margatta, all’altezza di Cà Brusada. Ora si è appreso, dall’albo pretorio online, che la procedura per l’occupazione dei terreni è stata avviata ma per il nostro Comune contattare i privati sembra sia una cosa impossibile". I cittadini denunciano i ritardi nella messa in sicurezza e hanno suggerimenti supportati da un geologo.