Teglio, la battaglia del comitato: "Stop al business della caccia nella riserva Valbelviso"

Già nel maggio 2021 era stata inviata a sindaco e consiglieri una petizione sottoscritta da oltre cento cittadini contro la riserva destinata solo ai privati

Un cacciatore (foto di repertorio)

Un cacciatore (foto di repertorio)

Teglio (Sondrio) – Una Valbelviso per tutti. In vista delle amministrative, il comitato Viviamo le Orobie torna sul tema fruizione della montagna.  "Dopo aver letto i programmi dei due candidati di Teglio abbiamo preso atto che la riserva Valbelviso, oltre tutta la Valle, è letteralmente ignorata – dicono dal comitato cittadini –. È doveroso ricordarlo a chi si appresta a governare il nostro Comune". Il comitato ricorda che lo stesso "ha inviato già nel maggio 2021 a sindaco e consiglieri, una petizione sottoscritta da oltre cento cittadini ribadendo che le riserve hanno fatto il loro tempo, istituite un secolo fa, e oggi non sono più "compatibili" con la legislazione vigente… Il contratto in essere non è rispettato per quel che riguarda la personale-gestione della fauna, manutenzione prevista non fatta ecc. Alle numerose nostre sollecitazioni, non vi è stata mai una risposta, mai un dialogo aperto sull’utilizzo di un territorio pubblico. E i candidati lo ignorano volutamente per continuare su un utilizzo assurdo, concesso ai privati per farne business. Il tutto nonostante il consiglio abbia approvato una mozione della minoranza sulla gestione in atto, sempre nel maggio 2021, che non ha più avuto seguito!".

Una mozione votata all’unanimità che "prevedeva che l’Azienda Faunistico Venatoria Val Belviso Barbellino (una delle più antiche riserve di caccia d’Italia), pena la risoluzione per inadempimento del contratto in essere, doveva adempiere, entro e non oltre la data del 30 giugno 2021, all’assunzione dei guardiacaccia residenti nel Comune di Teglio, nel numero ed alle condizioni di cui all’accordo sottoscritto con il Comune nel 2015 e osservare gli obblighi contrattuali relativi alla sorveglianza e manutenzione del territorio e degli immobili affidati". Tutto questo "è stato ignorato… anche dai candidati. Ma anche loro vogliono far finta di nulla? A fronte di tale situazione, ciò che ferisce di più è che, nonostante i nostri ripetuti segnali di invito al dialogo, si continui a girare la testa".