MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Tartano, si schianta con la motocarriola contro un muro: morto Giuseppe Speziale

Sondrio, all’origine dell’incidente forse un malore. L’uomo era andato a raccogliere legna nel bosco. Grave perdita per il Consorzio Pustaresc e per il Gruppo Alpini del paese, di cui “Marco”, come veniva chiamato rappresentava una colonna

Giuseppe Speziale, 77 anni, morto

Giuseppe Speziale, 77 anni, morto

Tartano, 4 ottobre 2023 - Sulla motocarriola stava trasportando la legna, che poco prima aveva raccolto nel bosco, in vista del prossimo inverno, quando all’improvviso il piccolo mezzo cingolato è andato a schiantarsi contro un muro di sassi a vista e lo ha schiacciato. È morto così ieri, poco dopo le 13, Giuseppe Speziale, 77 anni, “Marco“ per tutti, residente a Tartano. Quando sono giunti, in località Dosso Sotto, i sanitari dell’ambulanza e dell’automedica, per il pensionato, purtroppo, non c’era più nulla da fare, nonostante i ripetuti tentativi di rianimarlo. Il medico ha dovuto constatarne il decesso.

Vittima di un tragico incidente, oppure non è escluso che la morte sia imputabile a un improvviso malore, forse un infarto. "Sempre presente, da 23 anni, quando serviva il suo impegno di ottimo muratore per i lavori del Consorzio Pustaresc - dichiara il presidente Renato Bertolini - e anche per quelli legati al nostro “Ponte nel Cielo“. Lo si incontrava, talvolta, con in testa il suo inseparabile cappellino della passerella tibetana, mentre trasportava nella gerla la legna in compagnia della moglie. Dal maggengo Frasnino la trasportavano alla casa del Dosso di Sotto, dove si è verificata la disgrazia. Si tratta di una grave perdita per il Consorzio Pustaresc e per il Gruppo Alpini del paese, di cui era una vera colonna, aiutando il sodalizio ogni volta che c’era bisogno”. Prima della meritata pensione aveva lavorato con i fratelli in un’impresa edile a conduzione familiare da loro fondata.

Giuseppe Speziale, conosciuto in Valtartano e nei paesi orobici vicini come “Marco", lascia nel dolore, oltre ai tanti amici, la moglie Maria Bianchini, e le adorate figlie Gabriella, Aurora e Clara con le rispettive famiglie. “Teneva tanto alla cura del territorio, all’ambiente - ricorda ancora Bertolini - e, in particolare, nei mesi autunnali si recava spesso nei boschi per ripulirli dal fogliame, per controllare che non ci fossero otturazioni idrauliche nei corsi d’acqua e che i sentieri della vallata fossero in buone condizioni. Lui, bravissimo muratore, all’occorrenza sapeva intervenire, per rimediare”.

Uomini del Soccorso Alpino e militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, una volta scattato l’allarme, si sono mobilitati per raggiungere il luogo dell’incidente, in caso di necessità. I carabinieri di Morbegno hanno provveduto a informare la Procura di Sondrio.