REDAZIONE SONDRIO

"Tanti giovani hanno paura del giudizio degli altri"

"Immaginiamo cosa provano quando vengono cacciati di casa perché omosessuali o perché vogliono fare la transizione"

"C’è ancora chi mi chiama con il mio nome precedente, chi mi dice che mi preferiva prima. Sono tante, piccole frecciatine, che fanno male di continuo, nonostante io sia un adulto. Immaginiamo i giovani, gli adolescenti, cosa possono provare, quando vengono buttati fuori di casa perché omosessuali o perché vogliono fare la transizione". Andrea Di Martino (vicepresidente Arcigay Orlando Brescia) oggi è felicemente sposato, ma il suo percorso di transizione da femmina a maschio non è stato semplice. "Ci sono ancora oggi persone giovani che fanno fatica anche solo ad avvicinarsi alla bandiera arcobaleno – racconta Di Martino - se è legata ad Arcigay, perché hanno paura del giudizio di chi li vede. Noi vogliamo invece far conoscere la nostra realtà, soprattutto agli etero: siamo persone come tutti". E poiché in una battaglia culturale i simboli contano, l’associazione bresciana sabato porterà la panchina arcobaleno itinerante in largo Formentone, a Brescia. Nel capoluogo, infatti, è sospesa da due anni la richiesta per installare la prima panchina contro l’omofobia, già approvata dal Consiglio di quartiere Centro Nord nell’ottobre 2020, che ora è al vaglio del Verde Pubblico. "Auspichiamo che dopo due anni possa finalmente arrivare", spiega Di Martino. Altri Comuni, invece, hanno già dato il via libera all’installazione di questi simboli: a Ome, al parco del Maglio, se ne inaugurerà una a domenica, martedì sarà la volta di Provaglio d’Iseo.