
Tangenziali a Sondrio: mille compromessi
Alla fine la tangenziale di Sondrio si farà, ma le polemiche non accennano a diminuire. Le soluzioni trovate per effettuare i lavori per la tangenziale di Sondrio, sia nella parte est che in quella ovest entrambi rientranti tra le cosiddette "opere olimpiche", hanno destato più di una perplessità, ma ormai è praticamente certo che i progetti verranno realizzati. Nella zona ovest della città verrà costruito un sovrappasso ad un’altezza di alcuni metri al di sotto della quota prevista in origine, accogliendo così parzialmente i rilievi mossi da tanti cittadini e dal Pd sondriese, così da essere un’opera meno impattante in una zona dove troneggia, a quote, più elevate il santuario della Sassella.
Questa opera è essenziale per la viabilità sondriese perché nessuno può negare che l’attuale rotonda della “Sassella“ costituisca un vero “tappo“ alla viabilità con continue e fastidiose code. La soluzione trovata, il progetto dell’Anas, non piace a tutti ma la soluzione “meno invasiva“ trovata ultimamente (ad un’altezza di soli 4.80 metri) è la meno impattante dal punto di vista paesaggistico. L’opera si farà, ma è difficile prevedere i tempi di realizzazione. Si spera che con l’accelerata sulle opere strategiche il sovrappasso della "Sassella" possa essere terminato prima del via dei Giochi.
Altra questione è quella relativa al piccolo, piccolissimo, prolungamento della tangenziale est (solo poche centinaia di metri). L’opera, posta quasi interamente sul comune di Montagna, prevede la costruzione di un viadotto sopraelevato utile per bypassare il passaggio a livello. Una soluzione che, contrariamente a quella ipotizzata da Anas nei primi anni 2000 e cioè una bretella di oltre 4 chilometri, è destinata a non risolvere o farlo solo parzialmente il problema viabilistico della zona. I soldi stanziati per la tangenziale sondriese sono 55 milioni di euro ma se non si procederà veloci si rischia che tutto venga terminato dopo il 2026.
Intanto proseguono i lavori della tangenziale di Tirano, un’opera "olimpica" del valore di 136 milioni di euro che permetterà di evitare il passaggio nel centro. Un’opera, quest’ultima, che verrà ultimata solo dopo le Olimpiadi.