Stop agli sprechi nelle mense: "Ai poveri il cibo non consumato"

I rappresentanti di Sondrio Democratica: diamo anche un messaggio educativo agli scolari

Stop agli sprechi nelle mense: "Ai poveri il cibo non consumato"

Stop agli sprechi nelle mense: "Ai poveri il cibo non consumato"

La Sondrio isola felice di inizio 2000, nella quale i senza fissa dimora praticamente erano inesistenti, non c’è più. Negli ultimi anni la presenza di un discreto numero di senzatetto nel capoluogo di provincia è un fenomeno consolidato e le amministrazioni sono chiamate a trovare politiche di sostegno per queste persone in grave difficoltà.

Il fenomeno immigratorio ha contribuito ad aumentare il numero dei senza tetto e la pandemia non ha fatto altro che acuire la problematica. In inverno la situazione è più critica, tanto che sono stati diversi in un recente passato gli interventi in città per dare un riparo alle persone in difficoltà. A fronte di questo il gruppo consiliare Sondrio Democratica propone una mozione per far sì che i pasti caldi proposti nelle mense delle scuole sondriesi non vengano buttati tra i rifiuti ma donati gratuitamente alle associazioni di volontariato per servirli ai più bisognosi. E in questa categoria rientrano, ovviamente, anche i senzatetto. Tutto è nato da un "confronto con alcune insegnanti e addette alla mensa dell’attuale società concessionaria della ristorazione scolastica – dicono nella mozione Donatella Di Zinno, Francesco Bettinelli e Alessandro Spolini, consiglieri Sd -. Capita che a pranzo, infatti, una grande quantità di cibo, ovviamente non contaminato, avanzi e debba essere buttato nei rifiuti". Grandi quantità. "Questo è immorale e veicola un messaggio diseducativo all’interno delle scuole, quel cibo gettato nella spazzatura potrebbe essere offerto gratuitamente a chi ne ha bisogno". In Italia altri Comuni hanno attivato progetti anti spreco del cibo. È un dovere morale. Il gruppo di Sondrio Democratica chiede che il Consiglio comunale impegni il sindaco e la Giunta "ad attivarsi con la società concessionaria della ristorazione scolastica per trovare un accordo di esenzione delle eventuali responsabilità, volto al recupero del cibo avanzato nelle mense scolastiche, ad attivarsi con le associazioni di volontariato del territorio per creare una rete di raccolta del cibo avanzato (rimasto nei vassoi) per poi essere ridistribuito nelle mense dei poveri o al domicilio delle famiglie in difficoltà".Fulvio D’Eri