MICHELE BROGGIO
Cronaca

Riaperta la Statale 36: avanti col vallo paramassi

L’intervento di messa in sicurezza era stato sospeso a partire da domenica dopo l’allarme per i movimenti registrati sopra il santuario di Gallivaggio

La SS36 è tornata percorribile dopo 48 ore di chiusura precauzionale

San Giacomo Filippo (Sondrio), 16 dicembre 2020 - È stata riaperta, come previsto, nel primo pomeriggio di ieri la strada statale 36 che era stata interdetta al traffico – deviato lungo la bretella provvisoria con regolamentazione semaforica – a partire da domenica pomeriggio, in seguito ad alcuni movimenti del fronte franoso registrati sulla parete sovrastante il santuario di Gallivaggio, nel territorio comunale di San Giacomo Filippo. Probabile che i movimenti registrati fossero imputabili alle avverse condizioni meteorologiche registrate nell’area alcuni giorni fa.

Intanto proseguono i lavori per la messa in sicurezza dell’area: nelle scorse settimane i tecnici incaricati hanno ultimato le lavorazioni “in parete” con la posa delle reti paramassi. L’intervento, particolarmente impegnativo da un punto di vista tecnico, ha permesso il posizionamento di tredici moduli di rete lunghi 270 metri e larghi quindici, per una copertura complessiva di 45mila metri quadri. L’operazione, effettuata nei giorni intorno al 20 novembre, ha richiesto l’ausilio di un particolare modello di elicottero, il Kamov, in grado di sollevare fino a cinquemila chili di carico. Terminata la posa sarebbero dovute partire immediatamente le operazioni di ripristino del vallo paramassi, unica soluzione in grado di garantire la totale messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante il luogo di culto.

Purtroppo la nevicata della scorsa settimana prima e il movimento di roccia registrato nel pomeriggio di domenica poi hanno ritardato il via ai lavori, che comunque dovrebbero partire a breve. Complessivamente gli interventi, dell’importo complessivo di due milioni e 300mila euro, dovrebbero concludersi – salvo imprevisti e ritardi – nel giugno del 2021 e consentiranno di realizzare un’importante opera di difesa passiva contro i fenomeni franosi, non solo nei confronti del santuario di Gallivaggio ma anche e sopratutto della SS36. L’area, teatro dell’imponente frana – oltre 7.500 tonnellate di detriti – che nel 2018 tenne per alcuni mesi in scacco i 1.500 abitanti della Valle Spluga, sarebbe in movimento, tanto che alcuni smottamenti minori sono stati registrati in seguito all’evento principale, motivo per il quale prima dell’inizio dei lavori veri e propri per la realizzazione del muro di contenimento è stato necessario procedere con l’apposizione di reti contenitive, al fine di garantire la sicurezza. Una volta completati tutti gli interventi, la statale 36 potrà dirsi in totale sicurezza e non sarà più necessario ricorrere all’utilizzo della bretella alternativa – e provvisoria – realizzata proprio per garantire i collegamenti tra i Comuni di Campodolcino e Madesimo e con il resto della Valchiavenna.