
La musica si è spenta alle 4 di notte
Aprica (Sondrio) – Di certo non era voluto, ma fa sorridere perché per la serata di ieri c’era già da giorni in calendario un evento chiamato “After life – Solo per i sopravvissuti al Capodanno”. In realtà si è trasformato nel “recupero” della serata di Capodanno che al Charlie Disco Club di Aprica è stata interrotta intorno alle 4 del mattino da uno sgradevole fuori programma. Qualcuno approfittando della calca e della semioscurità ha estratto dalla tasca uno spray al peperoncino che poi ha spruzzato a più riprese.
Nel giro di pochi secondi gli effetti urticanti della sostanza si sono fatti sentire tra i giovani presenti: bruciore agli occhi e alla gola, colpi di tosse. Presenti nel locale quasi 400 persone che sono state invitate a uscire con un’organizzazione degna di nota per efficacia, visto casi simili spesso anche il panico può creare enormi problemi.
“A un certo punto è stata abbassata la musica - racconta una ventenne che si trovava nella celeberrima discoteca di Aprica con un gruppo di amici – e si sono accese le luci. Ci è stato chiesto di uscire, ma è stato subito chiaro che non si trattava di un incendio”. Sul posto i Carabinieri di Aprica e un’automedica per due ragazze che hanno accusato qualche fastidio per gli effetti dello spray, ma per le quali non v’è stato bisogno di cure o ricovero. I gestori della discoteca poche ore dopo sulla pagina Facebook del locale hanno postato, in bianco su fondo nero: “Grazie a quel c…one che ha spruzzato il peperoncino in pista rovinando la serata a tutti. Scusateci e ci vediamo domani (ieri, ndr) per fare festa tutti insieme”. E poi, ancora, “Purtroppo ci sono ancora persone così al mondo, che non sanno divertirsi e vogliono solo fare danni. Grazie la pazienza che avete avuto nell’uscita anticipata. Oggi recuperiamo facendo festa insieme, come sempre, al Charlie” e un reel sottotitolato da una frase che era pure un intento: “La nostra festa non deve finire e non finirà”. Senza nome e con ogni probabilità tale rimarrà l’autore dell’idiozia con cui ha voluto – ed è riuscito – a guastare le prime ore del 2025 a tante persone che avevano scelto la discoteca di via Magnolta.