
Sulla sinistra l’ex sindaco di Morbegno, Alba Rapella, in Africa con le colleghe.
La Cisl di Sondrio, guidata da Davide Fumagalli, porta avanti il Progetto Senegal, una sfida concreta per migliorare la situazione e favorire l’integrazione in provincia degli immigrati provenienti dal Paese dell’Africa Occidentale. Il tutto nel quadro degli obiettivi presenti all’interno dello statuto della Cisl quali la "promozione con ogni mezzo della solidarietà economica tra i popoli e far riconoscere il principio della libera circolazione del lavoro nel mondo e del libero accesso alle materie prime" e "stabilire ed intensificare i rapporti di fraterna collaborazione con organizzazioni sindacali democratiche di altri Paesi, allo scopo di contribuire al benessere e alla pace tra i popoli". Il Progetto Senegal ha preso il via con le prime collaborazioni. "Si basa su alcuni pilastri- spiega Fumagalli - l’insegnamento della lingua italiana in Senegal sia per chi vuol venire nel nostro Paese per lavoro sia per i cosiddetti ricongiungimenti familiari. Già quest’anno siamo andati in Senegal e 3 insegnanti volontarie del Cpia di Morbegno (fra i docenti l’ex sindaco Alba Rapella, ndr) hanno insegnato italiano a quanti hanno aderito all’iniziativa. Abbiamo poi insegnato ai senegalesi interessati le norme essenziali della legislatura italiana, anche di quella relativa al mondo del lavoro, e un’infarinatura di educazione civica. E questo con un corso di 60 ore, alla fine del quale è stato consegnato un attestato di frequenza. L’obiettivo è quello di riuscire a settembre, quando l’aula adibita alle lezioni verrà ultimata con la connessione necessaria, a far sì che gli insegnanti senegalesi di italiano tengano lezioni per far sì che gli studenti possano avere anche una certificazione (A1 o A2). Il secondo punto cruciale è quello di fare matching tra domanda e offerta di lavoro. Ci sono aziende valtellinesi, soprattutto del settore turistico e di quello dell’edilizia, che hanno bisogno di mano d’opera e quindi uno degli scopi del Progetto Senegal è quello di mettere in contatto gli imprenditori valtellinesi con i cittadini senegalesi interessati. E, infine, favorire l’integrazione, con politiche abitative, coinvolgimento di associazioni e terzo settore, integrazione scolastica, diritti sindacali e scambi settoriali".
Anche l’ambasciatrice in Senegal Caterina Bertolini ha ricevuto alcuni operatori per conoscere le linee guida dell’iniziativa. Fulvio D’Eri