Michele Pusterla
Cronaca

Sondrio, vandalizzato l’orto-giardino della Memoria alla scuola elementare

Distrutti i vasi i con i nomi dei bambini ebrei arrestati e inviati a morire ad Auschwitz. La condanna dell’Anpi

L'orto-giardino della Memoria vandalizzato

Sondrio, 11 marzo 2023 – Gli alunni della scuola elementare di via IV Novembre a Sondrio hanno visto in mattinata, con tanta angoscia, che l’orto-giardino della Memoria, da loro realizzato lo scorso anno (nell’ambito di un progetto in collaborazione con l’Issrec e finanziato dal Comune di Sondrio), era stato totalmente distrutto con particolare furia.

I vasi con i nomi dei bambini ebrei arrestati in provincia di Sondrio e inviati a morire ad Auschwitz erano gettati a terra, le stelle di David divelte e spezzate, i vasetti colorati predisposti per contenere fiori ed erbe aromatiche, calpestati e quasi deformati. I bambini hanno immediatamente avvisato le maestre, segnalando anche le scritte razziste e inneggianti a satana comparse contemporaneamente sulle strutture dello scivolo. L’orto-giardino si trova infatti all’interno del parco Ggiochi della biblioteca Pio Rajna, sul lato nord adiacente alla scuola.

"Non possiamo non ascoltare le voci dei bambini - afferma Egidio Melè, alla guida di Anpi Sondrio - che chiedono il perché di tale atto violento contro la Memoria storica e contro il loro lavoro di difesa della Memoria, e dunque denunciamo a gran voce il gesto vandalico. Che autori siano adulti con preciso intento di carattere politico, ovvero adolescenti spinti dall’età ‘stupida’ a imitare modelli televisivi (come distruggere fiori), e incapaci di comprendere la gravità del loro gesto, auspichiamo che il messaggio di condanna sia il più ampio possibile. Esprimiamo anche il desiderio che il fatto faccia riflettere sull’emersione di un disagio sociale che i bambini vivono sulla loro pelle e spesso segnalano, ma che il mondo adulto sottostima, quello del bullismo e del razzismo che imperano nei luoghi di aggregazione di bambini e adolescenti".

L’orto-giardino della Memoria della Shoah è sorto come monumento pubblico del ripudio di ogni forma di inferiorizzazione e di esclusione, come simbolo di fratellanza fra tutti gli esseri umani e come elaborazione di un modello di comunità inclusiva, solidale, colorata e profumata come sono orti e giardini. "Con questo intento costruttivo ed educativo intendiamo condannare il fatto accaduto , continuando nel nostro lavoro tenace e paziente di diffusione della cultura storica, al servizio della comunità", conclude Melè.

Alla denuncia si associano anche l'Issrec (Istituto sondriese di storia della Resistenza e dell'Età contemporanea), diverse associazioni, partiti della sinistra e i sindacati.