Sondrio Calcio, prosegue la telenovela sulla vendita

Silenzio assordante sulle trattative per la cessione del club calcistico di serie D. I tifosi attendono spiegazioni da Mostacchi.

Migration

di Fulvio D’Eri

Il Sondrio Calcio e una storia che non finisce mai. Quella della cessione del club, messo in vendita a inizio estate dal presidente Oriano Mostacchi che ha manifestato l’intenzione di passare la mano dopo 28 anni, è una telenovela della quale non si conosce assolutamente la fine. La vicenda è stata gestita male, malissimo. Questa è purtroppo l’unica certezza, una magrissima consolazione. Tra cordate, vere o fantomatiche che esse siano, tra incontri, veri o meno, tra le partite e tra mancati appuntamenti per apporre le firme se ne sono viste, nel corso dell’estate, veramente di tutti i colori. Il presidentissmo del Sondrio, interpellato da noi ad inizio settimana, ci ha gentilmente detto che in questi giorni avrebbe deciso il futuro della squadra guida del movimento calcistico valtellinese, approdato due anni fa in serie D e capace disputare due campionati di alto livello e di mantenere con facilità la categoria. Ma dalla Castellina, sede anche della società del capoluogo, nessuna informazione è trapelata e quindi un po’ tutti, operatori, supporter e giocatori (pochi) ancora in rosa, brancolano nel buio. Sarebbe bene che il presidente Mostacchi si facesse sentire, con una nota ufficiale nella quale spieghi perlomeno a che punto sono (se ci sono) le trattative di vendita del club sondriese. Il silenzio, invece, è assordante e quindi nessuno sa bene come siano andate le cose. Pochi giorni fa la famigerata cordata di imprenditori lombardo-veneta avrebbe dovuto incontrarsi, per l’ennesima volta, col presidente Mostacchi per definire la trattativa. Ma ad oggi questo incontro risolutivo è rimasto solo sulla carta. Il grande autogol però il presidente Mostacchi se l’è fatto il 7 agosto quando non ha iscritto nessuna squadra ai campionati regionali di competenza. Un brutto autogol perché una società senza un adeguato settore giovanile è praticamente morta. Ora bisogna salvare il salvabile e tutte le strade, sempre se non si riesca a trovare una soluzione alla cessione della società a chicchessia, portano ad un Sondrio presieduto per l’ennesima volta da Oriano Mostacchi che si accollerà gli oneri, o perlomeno una gran fetta, della prima squadra, ancora iscritta al campionato di serie D. Ma il tempo stringe, tra un mesetto scarso (Covid permettendo) la stagione riprenderà e di giocatori in rosa, per il momento, ce ne sarebbero solo una decina. Gli altri vanno acquistati, bisogna darsi una mossa, soprattutto i principali attori devono venire allo scoperto e informare tutti sulla situazione.