
Con la presenza di educatori che col passare del tempo diradavano la propria esperienza, molti disabili hanno acquisito maggiore autonomia con l’abitare
L’importanza dell’abitare per lo sviluppo di competenze e autonomie dei giovani con disabilità. Questo l’argomento del seminario programmato per domani pomeriggio a Bormio, dalle 14.30 alle 18.30 nella sala convegni della Bps, che prende spunto dal progetto in corso, nell’ambito del Pnnr Missione 5 "inclusione e coesione", promosso dalla Comunità Montana Alta Valtellina. Un’iniziativa molto sentita che ha coinvolto sin dall’inizio tutti i soggetti del cosiddetto terzo settore, quelli nello specifico che operano sul territorio con la disabilità: le cooperative sociali Impronta, Solares, Stella Alpina, San Michele, l’associazione Charitas Valtellina Superiore e il consorzio Sol.Co Sondrio. Oltre agli Enti del Terzo Settore sono coinvolti anche il servizio fragilità e il centro psico-sociale dell’Asst Valtellina e Alto Lario per sviluppare l’integrazione tra sociale e socio-sanitario.
"Il progetto è stato colto in Alta Valtellina come opportunità per sperimentare e consolidare una rete stabile di collaborazioni tra i diversi soggetti che intervengono a favore delle persone con disabilità, per promuovere percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, in continuità e ad integrazione del variegato lavoro nelle comunità locali a favore dei ragazzi e dei giovani", spiegano i responsabili del progetto. Nel corso del primo anno sono state proposte, a intermittenza e in alloggi in affitto, tre "palestre di autonomia" di durata diversa (dai 5 ai 20 giorni) con una presenza educativa che è via via diminuita. Da marzo 2025 è iniziata la fase di consolidamento, con una presenza educativa di alcune ore per cinque giorni a settimana e il ritorno in famiglia per il week end.
"Al momento – proseguono i responsabili del progetto – vivono quest’esperienza 4 giovani ragazze (dai 26 ai 30 anni) con le quali si sta sviluppando il Progetto di Vita, insieme agli operatori delle realtà educative che frequentano e dei Servizi Sociali e Socio-sanitari di riferimento. Stiamo progettando, sia in termini di progetti di vita sia di palestre di autonomia, altre iniziative del genere per altri giovani interessati. Con questo Seminario vogliamo aprire un confronto per arricchire la riflessione con il territorio, le famiglie, i servizi, gli Enti pubblici, gli operatori, sul valore e l’importanza dell’Abitare per lo sviluppo di competenze e autonomie dei giovani con disabilità".
Fulvio D’Eri