Smaltimento fanghi, la Valtellina avrà il suo impianto. C’è un progetto all’orizzonte

Oggi gli scarti vengono trattati fuori provincia con costi di trasporto elevati. Il progetto di Secam, che supera 3,7 milioni di euro, interessa un’area di Rogolo

Un'operazione di smaltimento fanghi

Un'operazione di smaltimento fanghi

Rogolo (Sondrio) - La società Secam ha individuato un’area in Bassa Valle, a Rogolo, per la costruzione del nuovo impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione. Sempre che la conferenza di servizi dia un parere tecnico positivo per la realizzazione della nuova infrastruttura, necessaria ad abbattere i costi di trasporto e smaltimento dei fanghi, perché attualmente questa doppia operazione avviene fuori dai confini provinciali.

In un primo tempo, per la realizzazione dell’impianto, si era individuata un’area sita nel Comune di Postalesio (nei pressi della Enerbio), ma nella conferenza di servizi preliminare, indetta dalla Provincia e dove erano presenti tutti gli "attori", era stata accertata "l’incompatibilità tecnica del progetto" e quindi Secam ha dovuto individuare un’altra destinazione. "L’impianto potrebbe essere realizzato nel Comune di Rogolo, nell’area adiacente al depuratore – spiega Matteo Nazzari di Secam -. Uso il condizionale perché, così come è successo a Postalesio, tutto dipende dall’approvazione del progetto da parte della conferenza di servizi preliminare."

"O, meglio, dal via libera della stessa. Siamo nella prima fase, quella di progettazione di fattibilità tecnico – economica. In via preliminare si è quindi pensato a Rogolo, ora vedremo se ci saranno le condizioni per realizzarlo". Il Comune orobico ha già dato un parere favorevole di massima su un’area che nel Pgt comunale è destinata a servizi e impianti. Tutto ovviamente subordinato all’ok della conferenza di servizi. Quel che è certo è che Secam ha tutte le intenzioni di costruire questo impianto per ottimizzare la gestione dello smaltimento dei fanghi, previsto nel programma di interventi.

Attualmente i fanghi vengono trattati come rifiuti e vengono trasportati e smaltiti fuori provincia. Poi gli impianti, posti fuori provincia, provvedono a riutilizzarne gran parte in agricoltura come fertilizzanti, vista l’alto contenuto di sostanze organiche e di minerali quali azoto, fosforo e potassio, mentre il residuo viene mandato negli inceneritori per la produzione di energia. Ma quale è la spesa per la realizzazione dell’impianto? Il costo programmato in fase di progettazione è di 3.711.000 di euro e questo potrebbe lievitare perché parametrato ai costi dell’epoca pre Covid 19.

Poi negli anni della pandemia il prezzo delle materie prime è letteralmente salito alle stelle e quindi il costo totale dell’opera potrebbe leggermente aumentare. Non resta quindi che attendere la conferenza di servizi, poi anche la provincia di Sondrio avrà un impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione.