CARLALBERTO BIASINI
Cronaca

Si sposta un masso in quota: Jonathan Giubilato cade per cento metri e muore

Il 54enne era partito per un’escursione a Punta Linke, al confine fra la Valtellina e il Trentino Alto Adige

Si sposta un masso in quota. Alpinista cade per cento metri

Jonathan Giubilato, 54 anni, era partito per un’escursione a Punta Linke .

Valfurva (Sondrio) – La montagna che unisce, che non ha confini (solo quelli tracciati dall’uomo), che crea amicizie e passioni, conta purtroppo un’altra vittima. L’ultima croce è per uomo di 54 anni dell’alessandrino, Jonathan Giubilato (nella foto) di Valenza, sposato e padre di un ragazzo 23enne. Ha perso la vita ieri mattina precipitando per oltre un centinaio di metri da Punta Linke, a quota 3630 metri, sull’Ortles Cevedale.

La cresta fa da confine fra la Valtellina e il Trentino Alto Adige. L’intervento dei tecnici del Soccorso alpino della stazione di Valfurva, VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna è iniziato pochi minuti dopo le 6. Una squadra era pronta ai Forni per il supporto alle operazioni dell’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza. L’alpinista è stato individuato e trasportato a valle con l’elicottero di Sondrio ma per lui non c’è stato nulla da fare. Al lavoro una squadra della Guardia di Finanza di Bormio. Sono stati informati anche i carabinieri di Tirano.

Il 54enne era con tre compagni, non in cordata, avevano raggiunto la cima del versante trentino ed erano in discesa, quando, procedendo verso il Colle del Vioz, è successo l’imponderabile. Secondo le prime ricostruzioni, l’esperto alpinista è scivolato su una roccia instabile ceduta per il suo peso ed è precipitato. Gli amici non hanno potuto fare nulla. Con il telefonino sono riusciti a lanciare l’allarme. Il gruppo era ben equipaggiato, ma la montagna, a volte, può tradire. Informata della tragedia, la moglie dello sfortunato si è subito attivata per raggiungere la Valtellina. La salma si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Morelli di Sondalo per la ricognizione cadaverica. L’alpinista lavorava per una multinazionale svizzera. Era un grande appassionato di montagna.

E sempre ieri è arrivato un invito dal Soccorso alpino alla prudenza e al rispetto delle principali regole di sicurezza: "Basta programmare con attenzione il percorso, capire se si è in grado di farlo, controllare le previsioni meteorologiche, avere le calzature giuste e l’abbigliamento necessario all’ambiente e alla stagione fa la differenza. Persino il caldo intenso di questi giorni va affrontato con cura: valutate il grado di difficoltà, la temperatura e il suo variare durante la giornata; portatevi scorte abbondanti d’acqua per idratarvi e integrare le energie. Se avete dubbi, rivolgetevi agli esperti, come per esempio le guide alpine. Tante altre informazioni le trovate sul sito sicurinmontagna.it.".