MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Si salva con una chiamata. Pedinata e aggredita riesce a dare l’allarme

Sondrio, l’ex già colpito da ammonimento del questore si ripresenta e la segue. Lei riesce indicare il luogo esatto in cui si trova e i carabinieri lo arrestano .

Si salva con una chiamata. Pedinata e aggredita  riesce a dare l’allarme

Si salva con una chiamata. Pedinata e aggredita riesce a dare l’allarme

Un altro caso di presunta violenza di genere, in Valtellina, ma il cui tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato che potesse sfociare in conseguenze gravi per la vittima la quale - va in ogni caso sottolineato - non ha perso tempo a denunciare.

Nella tarda serata di sabato - ma la notizia è stata resa pubblica nella giornata di ieri dal Comando provinciale dell’Arma - i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sondrio, guidata dal maggiore Nicola Leone, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di atti persecutori un 34enne italiano residente nel capoluogo valtellinese. L’ex compagna convivente, in virtù dei comportamenti molesti e persecutori dell’uomo, nelle scorse settimane, si era rivolta ai carabinieri di Sondrio per chiedere la misura di prevenzione dell’ammonimento del questore. E il capo della Polizia, in Valtellina, dottor Carlo Mazza, aveva poi in effetti con tempestività firmato il provvedimento di ammonimento.

Nonostante questo, il giovane, nella serata di sabato, dopo aver seguito la donna in una via pubblica, nel capoluogo valtellinese, ha tentato di aggredirla fisicamente, senza riuscirvi per il provvidenziale intervento dei carabinieri che lo hanno dichiarato in stato di arresto per il reato di atti persecutori.

La donna, infatti, a un certo punto, si era resa conto di essere pedinata e con il suo cellulare era stata in grado di dare l’allarme alla caserma dei carabinieri, indicando con precisione il punto in cui in quel momento di pericolo si trovava a camminare.

La “gazzella“ della Benemerita, in breve tempo, è riuscita a individuare la donna che aveva effettuato la chiamata con richiesta di intervento.

Il 34enne, poco prima che fosse in grado di mettere le mani addosso all’ex fidanzata, è stato immobilizzato dai militari.

Portato alla caserma “Sertoli“, sede del Comando provinciale, per le formalità di rito tra cui il fotosegnalamento, è stato dichiarato in arresto dai carabinieri che hanno operato in stretta sinergia con il magistrato di turno della Procura sondriese.

Il 34enne, finito nei guai, è stato poi tradotto alla Casa circondariale di via Caimi a Sondrio, dove ora si trova rinchiuso a disposizione dell’Autorità giudiziaria.