Campo Tartano, sassate sul tetto della casa vacanze

Residenti in allarme per i ripetuti vandalismi. L’ultimo episodio contro un turista legnanese

Il furgoncino dell’agricoltore distrutto dalle fiamme pochi giorni fa a Campo

Il furgoncino dell’agricoltore distrutto dalle fiamme pochi giorni fa a Campo

Tartano (Sondrio), 11 giugno 2020 - Un piccolo paese di montagna, balzato agli onori delle cronache nazionali per il “Ponte nel cielo” che rilancia il borgo, dando lavoro. Ma chi vive qui è da 10 anni ostaggio di vandalismi e gravi attentati incendiari di cui “Il Giorno”, per primo, aveva dato notizia tempo fa.

"L’ultimo episodio - raccontano alcuni abitanti - ha colpito, ancora, il proprietario di una casa di vacanze che risiede nel Legnanese. Gli è stato danneggiato, a sassate, il tetto in tegole ondulate in cemento. In passato gli fu bruciato un fuoristrada, procurandogli danni per 20mila euro. Dell’auto restarono solo i telai. Dentro aveva anche occhiali speciali da guida, un berretto dell’aviazione a cui era molto legato. All’interno, inoltre, teneva il passeggino e la carrozzina dei nipotini che portava quassù durante le vacanze. Tutto in fumo". L’uomo, un ex capo reparto in pensione di una fabbrica del cotone, ha presentato denuncia ai carabinieri di Ardenno, competenti per le indagini sul territorio. Ma a indagare sui tanti episodi che allarmano i residenti e non solo - dopo un recente Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Salvatore Pasquariello - ci sarebbero ora anche poliziotti della Digos. Ci sono proprietari di seconde case che, loro malgrado, si vedono costretti a non venire più a Campo Tartano, per evitare di subire quelli che ritengono essere veri e propri atti intimidatori.

Negli anni molti sono stati costretti a installare impianti di videosorveglianza costati migliaia di euro, nella speranza di riuscire a incastrare il piromane-vandalo, probabilmente una persona mentalmente disturbata, che sarebbe da ex manicomio giudiziario. E gli investigatori sospettano possa contare sulla copertura di una donna invaghitasi di lui. Nonostante il grande sforzo dei carabinieri il paese, sino ai giorni scorsi, si sentiva abbandonato dalle altre istituzioni e tutti si domandano se per intervenire, in modo energico, debba succedere prima qualcosa di irreparabile. L’ultima auto bruciata, accanto a altre, avrebbe potuto esplodere e causare magari vittime, fra i passanti. Negli anni minacce a più persone, tergicristalli divelti, gomme tagliate, legnaie in fiamme, vandalismi a porte d’ingresso. E l’elenco non è completo.