
L’importanza della gratitudine. E’ il senso racchiuso nella missiva pubblica scritta da Sebastiano Caniglia, presidente della Fondazione Casa di Riposo Bongioni Lambertenghi di Villa di Tirano, rivolta ai villaschi affinchè possa essere ancora più vicina a chi lavora nella Rsa e agli anziani. Un grazie per l’incessante dedizione alla cura degli ospiti al personale, dipendente e libero professionista, ai loro sacrifici portati avanti in questi mesi con una umanità straordinaria, alla grande sensibilità riservata alle persone più fragili e un grazie ai nonni che stanno affrontando questo difficile periodo in modo ammirevole. Soprattutto, però, un accorato appello ai familiari e a chi porta nel cuore gli anziani per "riempire di calore, affetto e stima il serbatoio emotivo dei professionisti della Rsa che hanno bisogno e hanno il diritto di essere visti e riconosciuti come mai prima d’ora". "Scriveteci una lettera, un biglietto, una cartolina in cui dalle vostre parole possa emergere la verità del Natale che è dono, amore, gratitudine, tenerezza, gentilezza. Potete venire a imbucare lo scritto nella casella della posta della Fondazione o spedirla all’indirizzo di via Beltramelli 39". Il messaggio di Caniglia è stato condiviso dall’arciprete di Villa, don Luigi Pedroni, e dal sindaco Franco Marantelli.
E’ la prima volta che il presidente si rivolge alla comunità, ma l’ha fatto perchè sente "l’urgenza di chiedere a tutti di farci un grande dono di Natale. Vi chiedo una profonda e sentita carezza non solo per gli anziani in Casa di riposo, ma anche e soprattutto per il personale che quest’anno si è dedicato con un surplus di umanità alla premurosa cura dei nostri cittadini più fragili. Questi professionisti hanno bisogno di essere riconosciuti come mai prima d’ora. Come ben sapete molti di loro sono stati colpiti dalla malattia". E ancora: "Le famiglie dei nostri anziani non hanno potuto accompagnare a quell’ultimo saluto le persone amate e i nostri operatori si sono fatti le loro mani che accarezzano e la presenza che accompagna nel fine vita. Abbiamo chiesto loro davvero tanto. Ora tocca alla comunità restituire con un gesto di profonda gratitudine. Abbiamo bisogno di sentirvi accanto. Scriveteci. Troveremo il modo di valorizzare i vostri pensieri". L’idea della Fondazione è di allestire un grande albero natalizio per i nonni decorandolo anche con i pensieri ricevuti.
Gabriela Garbellini