Riscaldamento, biomassa contro il caro bollette

Entrano in funzione le restrizioni sulle fonti di calore ma non su quelle che utilizzano la legna

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I clienti del teleriscaldamento a biomassa possono già accendere i termosifoni e non vedranno lievitare a livelli astronomici le loro bollette. È dei giorni scorsi la notizia della firma, da parte del ministro della Transizione Ecologica, del decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per il prossimo inverno come previsto dal piano nazionale di riduzione dei consumi di gas naturale. Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 il fine esercizio. "Tutte queste restrizioni non riguarderanno i clienti connessi alle reti di teleriscaldamento alimentate a biomassa dal momento che non usano gas e sono quindi slegati dalla forte fluttuazione del mercato in corso e influenzata dalla crisi internazionale - dice il tiranese Walter Righini, presidente di Fiper, commentando la notizia -. Non solo: nonostante la grave crisi energetica che stiamo vivendo i cittadini che hanno scelto di allacciarsi ai nostri impianti alimentati a biomassa legnosa vergine vedranno per l’ inverno gli importi delle loro bollette rimanere pressoché invariati o nella peggiore delle ipotesi, con un incremento dal 5 al 10% dato dall’aumento del prezzo del cippato". F.D’E.