MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Borghi free car e super connessi: la Valmalenco fa squadra e sogna

Spriana, il rilancio con il primo “Investimento territoriale integrato“ in Italia: arrivata tranche da 30 milioni

Renata Petrella, sindaco di Chiesa in Valmalenco, capofila del progetto di sviluppo

Spriana (Sondrio) - "Il rilancio economico della Valmalenco parte dalla piccola frazione di Primolo, dove nell’ex primaria sarà realizzata una scuola internazionale di alta formazione post universitaria con un migliaio di presenze annue fra studenti e docenti. Gli iscritti, oltre che dall’Italia, giungeranno da Svizzera, Francia, Slovenia e Austria, per citare alcuni Stati. Comporterà la nascita di servizi di notevole importanza. Diverrà un borgo car-free collegato al centro di Chiesa con mobilità green, magari si pensa a piccole cabine per il trasporto delle persone".Lo ha spiegato ieri Renata Petrella, sindaco di Chiesa in Valmalenco, Comune capofila del primo “Investimento territoriale integrato“ (Iti) operativo in Italia che ha raccolto attorno a sè Lanzada, Caspoggio e Spriana, nel cui Polifunzionale si è tenuto l’incontro di presentazione.

"Ersaf, braccio operativo della Regione, ci ha aiutato moltissimo in questa prima fase - ha aggiunto Petrella -. I Comuni sono diversi tra loro, ma accomunati da numerose criticità: dal forte calo, negli ultimi anni, delle presenze turistiche, da fenomeni di spopolamento delle montagne, da una scarsa efficacia del marketing territoriale. Ora ancora più di ieri, a causa degli elevati costi dell’energia, gli operatori del settore sciistico incontrano maggiori difficoltà. E poi c’è da affrontare il graduale abbandono delle attività familiari. Serve un’inversione di rotta e questo grande piano può rappresentare il vero toccasana per le nostre comunità. Ogni progetto - come la rete di 106 km di sentieri a impatto 0, il distretto energetico, il Centro multiservizi - non riguarderà solo il Comune sul quale viene realizzato, ma tutti gli altri che fanno parte dell’Iti".

" Affianchiamo le amministrazioni pubbliche su due livelli - sottolinea Giuseppe Lombardini, direttore generale di Cisa Consulting del gruppo Engeneering Municipia - transizione digitale e sviluppo territoriale integrato. Esiste un modello dell’Ue che si chiama Iti che consente alle amministrazioni medio-piccole di unirsi fra loro e condurre in porto progetti che consentano a quei territori di svilupparsi. Si trovano così i fondi anche per attrarre capitali privati. Per la prima volta è applicato questo modello in alcuni grandi corridoi tematici: la mobilità, la transizione energetica, la transizione digitale, la rigenerazione compreso il ripopolamento, lo sviluppo economico (qui in prevalenza il turismo) e, infine, l’identità. All’interno di questi 6 corridoi sono individuati 60 progetti che verranno realizzati nei prossimi 8 anni: fra risorse pubbliche e private previsti circa 120 milioni in Valmalenco. Questa fase di avvio, da marzo a oggi, ha già incassato 30 milioni per progetti cantierizzati a breve. C’è una paternità istituzionale: la Regione sta preparando l’accordo di programma che sarà sancito a Bruxelles. Previsto il completamento della ciclovia, alcuni impianti di risalita sopra il lago Palù, il rifacimento del ponte del Giumello utile a cave, a rifugi, ristoranti nella parte alta di Chiesa, poi ci sarà la nascita della prim a comunità energetica".

Un ruolo fondamentale lo ha avuto la consigliera regionale leghista Simona Pedrazzi. "Si tratta di un progetto al quale sto lavorando da diversi anni - ha detto Pedrazzi -. Sono nata e cresciuta a Primolo, a 1300 metri, e negli anni ho purtroppo assistito al suo progressivo spopolamento. Per farlo tornare agli antichi splendori e per rilanciare gli altri paesi serve un’unica e solida regia sovracomunale. Puntiamo alla digitalizzazione dell’intera area, alla rigenerazione urbana, a una mobilità sostenibile e a creare nuove opportunità di lavoro che trattengano in Valle i giovani". Tante le idee illustrate dai sindaci. Cristian Nana, Lanzada: "Rilanceremo Campo Franscia, pensiamo a un collegamento in cabinovia con Dosso dei Vetti, a un park interrato nell’ex Mineraria e da qui partenze con bus elettrici. Troppe le auto in quota. Nell’abbandonato plesso scolastico studiamo una casa-albergo per anziani o un ostello, mentre l’ex caserma Gdf può diventare una Foresteria per guide alpine". Danilo Bruseghini (Caspoggio), punta a opere per il benessere e per valorizzare la cultura, come "il castello malenco, la ricerca archeologica, l’orto botanico", mentre il collega di Spriana, Ivo Del Maffeo, oltre a percorsi bike sogna "il recupero dell’antica contrada di Scilironi che potrebbe divenire albergo diffuso nel quale ai turisti insegnare a cucinare i piatti tipici del posto".