Riccardo Bauer, una vita spesa per la democrazia

ROBECCHETTO (Milano)

La Società umanitaria e l’associazione culturale "La corrente del guado" propongono un ciclo di incontri e reading sul tema "Una vita per la democrazia. Riccardo Bauer, un ideale che diventa destino". Il terzo appuntamento si terrà oggi alle 16.30 alla Cascina del Guado di Robecchetto con Induno. Il pomeriggio sarà introdotto da Francesco Oppi e avrà per relatori Jacopo Perazzoli (Università di Bergamo), Paola Signorino (storica) e Giorgio Seveso (critico d’arte). Le letture saranno a cura di Roberto Melogli e Donatella Tronelli. L’approfondimento odierno si sposta su uno dei temi più chiari per Bauer (1896-1982): "cultura e democrazia". È questo il binomio e l’imperativo morale che ha guidato la sua vita, dopo aver superato gli anni della dittatura, dopo essere riemerso dai lunghi anni di prigionia e confino, dopo aver partecipato ai lavori dell’Assemblea Costituente. Aveva appena trent’anni quando era stato imprigionato la prima volta (nel 1926), e ne aveva quasi 50 quando era tornato a Milano, libero cittadino della Repubblica, per rilanciare la sua Umanitaria, l’istituzione che lo aveva assunto appena laureato, ma che i raid alleati del 1943-44 avevano trasformato in un cumulo di macerie. S.V.