Revisioni pilotate, otto condanne

Sondrio, si è concluso il processo sul “caso Motorizzazione“. La pena maggiore al funzionario dell’ente

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di Michele Pusterla

Otto condanne, la più alta ad un anno e 10 mesi di reclusione, in totale più di sette anni di reclusione, e due assoluzioni: si è concluso così il processo (iniziato nel gennaio 2017, gli atti d’indagine circa 10mila pagine) di 1° grado per il caso Motorizzazione di Sondrio. Nel gennaio del 2014 nell’ente sondriese la Polstrada effettuò un blitz con perquisizioni e sequestri di documentazione. Secondo l’accusa, allora rappresentata dal sostituto procuratore Giacomo Puricelli, per falsi collaudi di veicoli con certificazione di superamento della revisione i funzionari pubblici avrebbero ottenuto, dalla fine del 2011 in poi, somme di denaro o altre utilità, o ne accettavano la promessa di consegna. Il giudice del Tribunale di Sondrio Francesca Roncarolo ha sentenziato la condanna per 8 imputati e ne ha assolti 2.

Il principale imputato è Marco Balgera, 70 anni, residente a Tresivio, ex funzionario tecnico della Motorizzazione (oggi in pensione) e in Lombardia apprezzato commissario Asi, condannato ieri a un anno, 10 mesi e cinque giorni di reclusione, il pm Marialina Contaldo aveva chiesto 4 anni e 10 mesi.

"Riteniamo ovviamente positiva la riduzione della condanna rispetto alle richieste del pm – commenta il suo legale, l’avvocato Fabrizio Consoloni di Lecco -. Ora ricorreremo in Appello. Comunque, mai, durante l’indagine o nel corso dell’istruttoria dibattimentale, è emerso che il mio assistito abbia ricevuto denaro o altra utilità". Oltre a lui, a cui erano contestati 38 capi di imputazione, sono stati condannati a 8 mesi Lodovico Belotti, 60enne residente a Castione, e Pietro Micheletti, 36 anni, residente a Piateda; per Livio De Giovannetti, 66enne di Buglio in Monte, e Davide Orsingher, 53enne di Ardenno, 10 mesi di reclusione; condanna a 8 mesi e 10 giorni, infine, per Luciano Martinelli, 60enne residente a Livigno; Alberto Selmo, 47enne originario di Magenta e residente a Casorezzo, in provincia di Milano; e Angelo Antonio Torre, 57 anni, di Milano. Sono stati assolti, invece, perché il fatto non costituisce reato, Riccarda Meraviglia, 62enne residente a Buglio in Monte, e Placido Giovanni Sosio, 82enne di Berbenno di Valtellina.

L’imputazione per tutti era di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici: avrebbero attestato falsamente il collaudo di veicoli con certificazione di superamento della revisione. Collaudi rilasciati senza effettuare le verifiche previste. Balgera era accusato anche di esercizio abusivo di una professione in concorso: avrebbe concorso al reato commesso da Jana Voelpert, ieri non a processo, che si era finta agente di consulenza e disbrigo pratiche automobilistiche anche se non aveva l’attestato di idoneità tecnica.