Rapinatori “frontalieri” È l’ora della verità per la banda dei nove

Chiusa l’indagine. Agivano con auto rubate poi bruciate a fuga terminata. Colpivano banche, aziende, stazioni di servizio e imprenditori.

Rapinatori “frontalieri”  È l’ora della verità  per la banda dei nove

Rapinatori “frontalieri” È l’ora della verità per la banda dei nove

di Paola Pioppi

Furti e rapine a banche, stazioni di servizio, imprenditori e aziende. Una banda attiva tra Lombardia e il Canton Ticino, che agiva con auto rubate e poi bruciate, pistole e passamontagna per entrare in azione. Nove persone su cui hanno indagato il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como e la Polizia del Canton Ticino, a cui ora è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini svolte in Italia.

A novembre erano già stati arrestati Stefano Giordano, 55 anni di Bregnano e Luigi Girardi, 61 anni di Milano, raggiunti da ordinanza di custodia cautelare. Un anno prima, la Polizia Cantonale era intervenuta in flagranza di reato sventando un assalto alla filiale della banca Reiffeisen di Monteggio: in cella erano finiti Armando Galati, 68 anni di Mileto in Calabria, Giovanni De Felice, 61 anni di Lonate Pozzolo, Giuseppe Rizzo, 55 anni di Seregno e Giuseppe Gesti, 60 anni di Cinisello Balsamo: in auto avevano passamontagna, fascette di plastica, 3 pistole e un taser. Le indagini, erano già state avviate per un precedente colpo avvenuto il 14 ottobre al Piccadilly di Novazzano, bottino 5000 euro e auto utilizzata per la rapina bruciata nei boschi di Lomazzo, che ora viene attribuito a Giordano e due complici non identificati. Consentendo inoltre di ritenere che anche il giorno del tentato assalto alla filiale della Reiffeisen, fosse presente su un’auto che si era fermata prima del confine per dare appoggio alla banda in fuga. Che tuttavia in Italia non era mai tornata.

Giordano e Girardi avrebbero inoltre commesso un furto di 13mila euro in contanti dall’auto di un imprenditore a Robecco sul Naviglio il 26 novembre: 6000 euro a testa, il ricavato 1000 per l’informatore. Infine Giordano e Girardi sono indagati in concorso per una rapina commessa all’interno della ditta Skill di Grandate il 13 gennaio 2022, ai danni di impiegati, dirigenti e titolari: erano stati minacciati con armi per farsi consegnare cinque orologi, tra cui un Audemars Piguet da 45mila euro e un Rolex da 25mila, una borsa di marca e circa 5000 euro in contanti. Altre tre persone sono indagate per ricettazione di un’auto e per aver passato informazioni utili a rapinare la Mercedes.