
Carabinieri in azione
Morbegno, 18 maggio 2016 - E' forse il primo grave fatto di cronaca che ha come protagonisti i profughi ospiti in Valtellina, da quando questi sono accolti in alberghi, strutture ricettive, ex edifici religiosi della Valle. Due profughi africani - secondo quanto ci ha riferito un pubblico esercente nella giornata di ieri - avrebbero tentato una rapina ai danni di un marocchino in una via interna di Morbegno.
Il fatto sarebbe avvenuto attorno alle 23 di domenica, quando i due - non armati, ma forse simulando di esserlo - hanno fermato il marocchino, regolare sul territorio, per farsi consegnare del denaro. Ma quest’ultimo si è rifiutato con decisione e, una volta divincolatosi, si è dato alla fuga a piedi per poi dare l’allarme a una pattuglia dei carabinieri della caserma di Morbegno in servizio di perlustrazione notturna. La descrizione fornita dalla vittima ha sicuramente aiutato l’equipaggio della «gazzella» a rintracciare i due mancati rapinatori in pochissimo tempo. E poi va aggiunto che la conoscenza capillare del territorio, da parte degli uomini del luogotenente Antonio Sottile, già in passato ha portato a brillanti risultati: alla Stazione Cc del capoluogo del Bitto opera un gruppo di ragazzi in divisa davvero in gamba (su ogni fatto grosso degli ultimi tempi è stata sempre fatta piena luce).
E se ne è avuta a inizio settimana la riprova. Insomma, dicevamo poc’anzi che i due profughi di origine africana - risultati poi ospitati da qualche tempo in una struttura di Sondrio e non come sarebbe stato più facile immaginare all’hotel Bellevue di Cosio Valtellino (dove il titolare e i familiari fungono spesso da veri e propri «sceriffi» o detective capaci di organizzare una buona convivenza fra immigrati di differenti nazionalità e a smascherare gli autori di alcuni ammanchi di denaro) o all’hotel Stelvio di Delebio - sono stati rintracciati nella località della Bassa Valle. I carabinieri - sempre secondo quanto ha saputo la nostra fonte - li hanno fermati per un doveroso controllo dei documenti, in quanto dalla descrizione sembrava fossero proprio loro i responsabili del tentativo di rapina.
Ebbene, i due stranieri avrebbero avuto una violenta reazione, ribellandosi con insulti, calci e percosse ai militi che li hanno pertanto arrestati con le imputazioni di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Anche in questo caso il magistrato informato dall’Arma è il sostituto procuratore di turno Elvira Antonelli. Sulla vicenda non sappiamo purtroppo altro, in quanto dal Comando provinciale carabinieri di Sondrio, probabilmente in attesa della convalida dei fermi, non sono state diffuse notizie, in stretta sintonia con la volontà di riserbo probabilmente imposta dalla Procura diretta dal dottor Claudio Gittardi. Ecco il motivo per il quale non siamo in grado di rivelare il nome dei due fermati e di avere la massima sicurezza sulla dinamica dei fatti raccontati. Nell’interrogatorio di convalida resteranno in piedi entrambe le ipotesi accusatorie? Ci sono gli elementi per sostenerle davanti al Gip? Ne sapremo di più nelle prossime ore.