Rapina col serramanico. Tunisino va a processo per difendersi in aula

A Como, processo per rapina a giovane aggredito con coltello nel 2019. Accusato tunisino di 41 anni, difeso in dibattimento dall'avvocato Roberto Melchiorre. Testimoni attesi.

Rapina col serramanico. Tunisino va a processo per difendersi in aula

Rapina col serramanico. Tunisino va a processo per difendersi in aula

Lo avevano avvicinato mentre camminava in Val Mulini, in compagnia di una ragazza, puntandogli alla gola un coltello a serramanico per rapinarlo del denaro che aveva in tasca. Un’aggressione avvenuta nel settembre 2019, per cui ora è finito a processo davanti al Tribunale Collegiale di Como Bilel Abidi, tunisino di 41 anni residente a Como. Era stato identificato in seguito alla denuncia della vittima, un 25enne comasco al quale erano stati rapinati 500 euro puntandogli la lama alla gola e dicendogli: "Dammi i soldi, altrimenti ti ammazzo". I rapinatori gli avevano preso pure i documenti. Insieme ad Abidi, la Squadra Mobile di Como aveva identificato un connazionale, Rached Manai, accusato in concorso della rapina ma poi stralciato per seguire un altro rito processuale.

Difeso dall’avvocato Roberto Melchiorre, Abidi ieri ha scelto di andare a dibattimento per difendersi dall’accusa di aver aggredito il ragazzo, che quel giorno era in compagnia di un’amica, non più rintracciata. Ieri il processo si è aperto davanti ai giudici Valeria Costi, Veronica Dal Pozzo e Maria Lombardi Stocchetti. È stato rinviato per sentire i primi testimoni.

Pa.Pi.