SARA BALDINI
Cronaca

Quei temerari navigatori sulle barchette di cartone

Spettacolo e risate sin dalla fase preparatoria. È la Màler Cartùn Race, la gara nell’ambito del Palio delle Contrade...

Il torrente che attraversa il capoluogo si trasforma in palcoscenico dove a vincere sono creatività, ingegno e soprattutto abilità nello stare a galla

Il torrente che attraversa il capoluogo si trasforma in palcoscenico dove a vincere sono creatività, ingegno e soprattutto abilità nello stare a galla

Spettacolo e risate sin dalla fase preparatoria. È la Màler Cartùn Race, la gara nell’ambito del Palio delle Contrade di Sondrio con il torrente che attraversa il capoluogo che si trasforma in improbabile palcoscenico di una prova dove a vincere sono creatività, ingegno e soprattutto capacità di rimanere a galla. Posticipata di una settimana a causa del maltempo, la Màler Cartùn Race ieri ha goduto di un bel sole a scaldare gli equipaggi impegnati in piazza Garibaldi a costruire le loro undici imbarcazioni di cartone sotto gli occhi dei passanti.

Due ore a disposizione, consentito solo l’uso di cartone doppia onda – quello classico, per scatoloni – e un rotolo di nastro adesivo a persona. Una volta in acqua, largo a pagaie di qualsiasi tipo, materiale e forma purché galleggianti e non pericolose.

Nel pomeriggio è quindi scattata la gara e vera e propria che ha visto una doppia classifica, per la velocità e per l’estetica. Con un minuto, 22 secondi e spicci ad avere la meglio è stata la “Petroliera“ della Contrada Brigata Orobica seguita, staccata di 8 secondi, da Ronchi e Trieste (1.31’27’’). Quanto a originalità e cura dei dettagli, piazza d’onore per Ronchi che ha scelto di riprodurre il granchio della Sirenetta; al secondo posto ancora Trieste, apprezzata la sua imbarcazione di stampo vichingo; al terzo, San Rocco. Tra risate e ribaltamenti si è poi giunti alle finalissime che solo in tarda serata hanno aggiudicato il Palio 2025.

S.B.