SARA BALDINI
Cronaca

Scuola, avvio in salita: tante rinunce dei prof, rebus Dad e trasporti

In provincia di Sondrio mancano dodici dirigenti e docenti per le materie Stem. Effetto Olimpiadi invernali: per i precari difficile trovare appartamenti in affitto

Dario Caelli, segretario generale Cisl Scuola Sondrio

Dario Caelli, segretario generale Cisl Scuola Sondrio

Sondrio, 6 settembre 2024 – Dopo i 2.500 delle scuole d’infanzia statali, ieri, mercoledì prossimo torneranno in classe gli studenti dell’Istituto tecnico agrario e del professionale Besta Fossati, il giorno dopo gli alunni di primarie e medie dell’istituto Pio XII, unica scuola paritaria della provincia, mentre venerdì prossimo toccherà a tutti gli altri, un esercito di circa 22.500 alunni, cominciare un nuovo anno scolastico.

Un anno che, trattandosi di scuola, merita già un voto. “Uno striminzito sei meno meno, con situazioni migliori rispetto ad altri anni e altre, invece, che sono da insufficienza piena – sospira Dario Caelli, segretario generale Cisl Scuola Sondrio –. Le nomine dei supplenti, la copertura dei posti dei Dsga ancora vacanti, ben 12, dei dirigenti scolastici, con ben cinque reggenze, ci consegnano una scuola alla ricerca di docenti in alcune specifiche tipologie di posto e classi di concorso, in particolare le cosiddette materie Stem, con una vera corsa contro il tempo per andare a completare gli organici. Nonostante le numerose immissioni in ruolo, poi, ci sono parecchie scuole periferiche dove si registrano numerose rinunce, anche per posti a tempo indeterminato. Per andare a regime ci vorrà almeno una quindicina di giorni”.

Un fenomeno, quello della scarsa attrattività della provincia, non certo nuovo e che si registra anche nel settore della sanità, ma che quest’anno è senz’altro acuito dai Giochi olimpici invernali in avvicinamento. “In certe località pensare di trovare un appartamento in affitto, financo in condivisione, è proibitivo. Chi li ha, preferisce metterli a reddito” osserva il numero uno del sindacato più rappresentativo del mondo-scuola locale.

Altro nodo, quello dei trasporti. Dopo la quarta estate consecutiva di stop ai treni, questi riprenderanno a circolare soltanto da lunedì 15, mentre le lezioni iniziano il 12. “Possiamo anche iniziare la scuola con tutti gli insegnanti al proprio posto, ma all’interno della nostra provincia abbiamo un pendolarismo degli studenti tutt’altro che irrilevante e continui ritardi e cancellazioni hanno ripercussioni molto pesanti – prosegue Caelli –. Gli interventi avranno risolto i cronici limiti del sistema ferroviario? Basta dare uno sguardo ai lavori, ancora in corso sulla linea, per capire che siamo ben lontani da questo ambizioso obiettivo. I disagi per gli studenti e le loro famiglie saranno significativi”.

Per non parlare poi, della Dad, la didattica a distanza, che dovrebbe interessare proprio gli studenti che devono viaggiare per raggiungere gli istituti. Nelle settimane di Olimpiadi, si tratterebbe di un aggravio per il traffico che si prevede assai intenso. “Anche qui, ancora attendiamo di avere comunicazioni ufficiali” sottolinea Caelli, ribadendo ancora una volta che sì, sarà “un avvio in salita”.