Si alleggerisce la posizione di Annalisa Tomaciello, 47 anni, consigliere comunale di maggioranza nel Comune di Benevento, lo scorso 10 ottobre raggiunta da una misura cautelare all’obbligo di dimora nell’inchiesta della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, per una presunta truffa di oltre 100mila euro, ai danni di un’impresa della Germania. Nell’indagine della Squadra Mobile del capoluogo valtellinese analoga misura restrittiva e ipotesi accusatoria aveva interessato anche l’imprenditore Andrea Taurino, titolare della Work Safety Spa il cui capannone in affitto a Castione venne dolosamente bruciato.
Nelle ultime ore si è appreso che il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato la misura coercitiva a carico della donna.
I giudici, nel provvedimento che accoglie la richiesta dell’avvocato Vincenzo Sguera di Benevento, non scrivono che manchino indizi, ma che quelli raccolti non sono univoci: la politica, in sostanza, potrebbe essere stata raggirata, o ignara dello scopo del versamento di 2500 euro che ha anticipato, al posto di Taurino suo ex datore di lavoro, accreditando la somma sul conto della società estera che l’indagine suppone sia stata truffata.
"In relazione alla posizione di Tomaciello - si legge nell’ordinanza - la difesa osservava che non vi era alcun elemento per ritenere che la predetta fosse consapevole della realizzazione della truffa da parte di Taurino. In effetti, la donna non aveva svolto alcuna attività ulteriore rispetto all’esecuzione del bonifico, non aveva ricavato alcuna utilità economica dal reato". "Si prestò a titolo di mera cortesia e in perfetta buona fede a effettuare i bonifici a società estere con provviste che Taurino le forniva". L’avvocato Sguera: "Gli atti parlavano in modo favorevole alla mia assistita che si è sempre dichiarata innocente. Confidavo nell’accoglimento del ricorso". Michele Pusterla