
Roberta Fognini aveva 46 anni Era madre di due figli adolescenti
"La mia Roberta… aveva l’età delle mie figlie e le volevo bene come a una figlia". Osvaldo Bianchini, sindaco di Tartano, è commosso. In un paese di duecento anime, una fine tragica come quella di Roberta Fognini, precipitata domenica pomeriggio dal pizzo Scala, 2.300 metri di quota, è il dolore di tutti, il lutto di una famiglia allargata. Appassionata di montagna, la donna, mamma di due figli ancora minorenni, Maria e Matteo, amava le escursioni come quella di domenica, effettuata in compagnia di un gruppo di amici cui è toccato il compito di allertare i soccorsi. Vani, perché la scivolata di 300 metri non ha lasciato scampo a Roberta. Oggi pomeriggio alle 15, nella parrocchiale di San Barnaba, si terranno i suoi funerali. "In chiesa sentiremo la sua mancanza, perché era lei, che suonava l’organo, ad accompagnare le celebrazioni" continua il sindaco Bianchini, in un ricordo carico di affetto.
"Aveva lavorato anche da noi in Comune, in sostituzione di una impiegata, e si era fatta voler bene da tutti anche lì, sempre sorridente, con una gentilezza e una pazienza che talvolta riuscivano a stupirmi. Volonterosa, disponibile, per noi è veramente una grande perdita ed è uno strazio pensare ai suoi due ragazzi, rimasti all’improvviso senza la mamma. Non ci sono davvero parole, nessuno si sarebbe aspettato che un simile incidente capitasse proprio a lei". E in effetti, quanto capitato domenica è avvenuto nel corso di un’escursione impegnativa – poco meno di 1.000 metri di dislivello – ma non per le gambe allenate e per l’abitudine ad ascese simili di Roberta. Sui manifesti funebri, che ne annunciano la scomparsa, i ringraziamenti al personale del Soccorso alpino e del Sagf della guardia di finanza intervenuti domenica, quando purtroppo si era spenta anche la speranza di ritrovare la donna ferita, ma ancora in vita.
Sara Baldini