"Per la parità di genere le leggi non mancano. Ma la realtà è tutt’altro"

Marianna Ciambrone, consigliere della Provincia

"Per la parità di genere le leggi non mancano. Ma la realtà è tutt’altro"

"Per la parità di genere le leggi non mancano. Ma la realtà è tutt’altro"

L’avvocato Marianna Ciambrone è stato nominato consigliere alla Parità effettiva della Provincia di Lecco il primo dicembre 2020.

Perché ha deciso di condividere le storie di alcune donne che si sono rivolte a lei?

"Ogni giorno assisto a discriminazioni più o meno gravi sui luoghi di lavoro nei confronti delle donne. Mi sono però resa conto che il problema è quasi inesistente per chi non ha un osservatorio privilegiato come il mio e che spesso tende a liquidare il fenomeno come “problemi di donne“ che “magari succedevano anni fa“. Invece non è così e dobbiamo accendere i riflettori sul tema".

La piena e concreta parità di genere è ancora un miraggio?

"Le leggi ci sono, ma la loro applicazione concreta si scontra spesso con la realtà di ogni giorno. Si va dalla discriminazione nell’accesso al lavoro, con le famose “domande vietate“, al demansionamento al rientro dalla maternità fino alle molestie. Stiamo lavorando molto pure sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Le discriminazioni nei confronti delle donne continuano a essere frequentissime e Lecco non è un’oasi felice, nel pubblico come nel privato, in aziende grandi o piccole, per non parlare delle catene commerciali".

Cosa può fare una donna discriminata sul lavoro?

Una donna vittima di discriminazioni come prima cosa può rivolgersi a noi che, in via preliminare, cerchiamo la conciliazione con il datore di lavoro. Se trovo davanti un muro, allora si passa alla fase giudiziaria.

Ha assistito anche a discriminazioni verso i padri?

"Sì, soprattutto se chiedono il congedo parentale dopo la nascita di un figlio o se sono separati con affidamento congiunto. Si sono presentati anche molti casi di molestie nei luoghi di lavoro a danno di uomini". D.D.S.