
Fabio Ruffoni sindaco del piccolo Comune del Morbegnese
Come Comune più piccolo d’Italia si trova al secondo posto dietro Morterone, in provincia di Lecco, che di anime ne conta poco più di 30, ma il nome di Pedesina – dove per altro non si arriva neppure a 50 abitanti - rischia di diventare noto per una altrettanto singolare questione, ovvero per avere un sindaco, Fabio Ruffoni, al suo secondo mandato, letteralmente perseguitato dalla grafomania di due consiglieri della minoranza "Pedesina. Cogli l’attimo". Dei 42 aventi diritto al voto, lo scorso giugno soltanto in 30 si sono recati alle urne e di questi 6 hanno dato il proprio voto al candidato sindaco Giorgio Tarabini, mentre l’uscente Ruffoni di "Insieme per Pedesina" ha trionfato con 24 preferenze, il quadruplo. Da allora per il riconfermato primo cittadino ha preso avvio una sorta di incubo, con i neoconsiglieri Maurizio Passerini e Dino Della Matera che hanno iniziato a inviargli una serie di missive (erano 41 soltanto qualche giorno fa) con la pressante richiesta di documentazione appesantendo in modo considerevole il lavoro degli uffici. Tra le lettere, diverse riguardano questioni personali del sindaco, come la richiesta di chiarimenti riguardo alla presenza alla giornata ecologica di un minore, che altri poi non era che il figlio stesso del primo cittadino, alla segnalazione dell’utilizzo di parcheggi "ad uso esclusivo" da parte di Ruffoni e di alcuni dei "suoi", sino al presunto "indebito utilizzo" del bar-ristorante gestito dalla di lui moglie. In numerose lettere è contenuta pure l’espressa riserva di denunciare i fatti alle autorità, dalla Procura, alla Locale Bassa Valle, dai Forestali alla Prefettura, alla Corte dei Conti: ce n’è per tutti. Per non parlare delle richieste di documenti, diversi dei quali per altro facilmente reperibili sul sito del Comune: una valanga e pressoché su ogni argomento, nell’intento di giungere a scovare vizi e irregolarità tali da costringere Ruffoni a dimettersi. In una missiva si arriva a ventilare presunte responsabilità del Comune nella gestione dell’alpeggio del Monte Combana per danni dovuti al congelamento delle tubature, danni per i quali lo stesso sindaco ha sporto denuncia in quanto, verosimilmente, causati dall’apertura dolosa delle tubazioni. In due occasioni sono state recapitate in Comune ben 5 lettere nella medesima giornata e 6 nell’altra e anche dopo aver ricevuto formale diffida dal proseguire con questa condotta, i 2 consiglieri hanno subito ripreso. S.B.