Sondrio, specializzandi in corsia sanano la carenza di medici: il patto Asst-Bicocca

Il direttore generale: "Il rapporto con gli atenei è fondamentale e particolarmente con l’Università di Milano che ha una sede in Valle"

Terza da destra il direttore dell’Azienda ospedaliera Monica Fumagalli guarda avanti

Terza da destra il direttore dell’Azienda ospedaliera Monica Fumagalli guarda avanti

Sondrio – La collaborazione tra Asst Valtellina e Alto Lario e la Bicocca si intensifica: negli ospedali provinciali arriveranno più medici specializzandi. Un rapporto di collaborazione che si rafforza e una convenzione che si amplia, per nuove opportunità che si aprono sul fronte della presenza di personale medico negli ospedali della provincia di Sondrio. Il direttore Monica Fumagalli e la rettrice Giovanna Iannantuoni hanno sottoscritto l’integrazione alla convenzione in essere tra l’Asst Valtellina e Alto Lario e l’Università milanese, uno dei migliori atenei di medicina in Italia.

Le collaborazioni con le scuole di specializzazione in malattie dell’apparato respiratorio e in malattie dell’apparato cardiovascolare si aggiungono a quelle già in atto con le scuole di specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva del dolore, in Chirurgia orale, in Chirurgia vascolare, in Ematologia, in Geriatria, in Medicina e Cure palliative, in Medicina d’emergenza urgenza, in Medicina fisica e riabilitativa, in Nefrologia, in Psichiatria e in Radioterapia.

La delibera che recepisce i contenuti dell’accordo fa seguito all’incontro che si era tenuto nella sede di Asst Valtellina e Alto Lario il 20 marzo scorso. Il direttore generale Monica Fumagalli, con il direttore amministrativo Davide Mozzanica, il direttore sanitario Anna Maria Maestroni e il direttore sociosanitario Roberta Trapletti, aveva accolto il professor Pietro Invernizzi, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Bicocca.

"Il rapporto con gli atenei è fondamentale, e particolarmente con l’Università di Milano Bicocca che ha una sede in valle - sottolinea il direttore generale Fumagalli -, in quanto consente di sviluppare sinergie utili a entrambe le parti in un’ottica di scambio. I futuri infermieri svolgono i tirocini nelle nostre strutture e volentieri ospitiamo i medici impegnati nella specializzazione: ne abbiamo già molti e contiamo di aumentare ulteriormente il numero. L’estensione della collaborazione ci sarà utile anche per essere inseriti nella Rete regionale sancita dal Protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia e le Università lombarde per lo svolgimento di attività assistenziali, didattiche, formative e di ricerca, che rappresenterebbe un riconoscimento importante per la nostra azienda".