SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Passaggio a livello di San Giacomo di Teglio: il Comitato scrive anche al prefetto

"Se dovessero verificarsi incidenti stradali non permetteremo il rimpallo di responsabilità a cui si sta assistendo dopo il crollo del cavalcavia ad Annone Brianza"

Il passaggio a livello di San Giacomo di Teglio (Nat.P.)

Teglio, 2 novembre 2016 - Passaggio a livello di San Giacomo di Teglio, il sopralluogo da parte di Anas non è andato come sperato, e ora il Comitato cittadino mette in guardia: «Se dovessero verificarsi incidenti stradali non permetteremo il rimpallo di responsabilità a cui si sta assistendo dopo il crollo del cavalcavia ad Annone Brianza». Il portavoce del Comitato per la messa in sicurezza del passaggio a livello di San Giacomo di Teglio ha scritto al prefetto Giuseppe Mario Scalia per porre alla sua attenzione il problema e consegnare ulteriori firme raccolte sul territorio.

«Nel farle pervenire, firme a sostegno della petizione per “la messa in sicurezza dell’incrocio con la Statale 38 e vie per Teglio, Castello dell’Acqua e Carona all’altezza del ponte sull’Adda, per l’attraversamento del passaggio a livello”, esprimiamo preoccupazione per l’esito del sopralluogo avvenuto la scorsa settimana, in particolare per la posizione tenuta da parte del rappresentante dell’Anas si legge nella missiva -. Il Comitato sottolinea quanto contenuto nella petizione, che la pericolosità in essere porta ogni giorno per chi attraversa a mettere a rischio la propria incolumità e a compiere anche violazioni del codice stradale, violazioni indotte dalla situazione in essere. In caso di incidenti nell’incrocio in oggetto, il Comitato, a nome di tutti i firmatari non permetterà il rimpallo di responsabilità come purtroppo l’attualità di questi giorni ci ha rappresentato».

Il riferimento è chiaramente al crollo del cavalcavia sulla statale 36 ad Annone Brianza, a seguito del quale si è assistito ad uno «scaricabarile» delle responsabilità della tragedia. Il Comitato conclude la lettera con una richiesta al prefetto Scalia. «Alla luce di questi fatti - termina così la missiva - valuti Sua Eccellenza la necessità di una convocazione urgente di tutti gli attori interessati alla risoluzione del problema».