Pace, dialogo artistico fra Manzù e Moroni

Mostra "Pace a voi Moroni e Manzù in Cattedrale" a Bergamo, un dialogo artistico sulla pace tra due maestri. Opere esposte provenienti da diverse collezioni, curata da Silvio Tomasini.

Pace, dialogo artistico  fra Manzù e Moroni

Pace, dialogo artistico fra Manzù e Moroni

Un dialogo artistico sul tema della pace fra due artisti bergamaschi che hanno segnato la storia dell’arte: Giovan Battista Moroni (1520-1578) e Giacomo Manzù (1908-1991). È stata inaugurata ieri in Duomo, in Città Alta, la mostra “Pace a voi Moroni e Manzù in Cattedrale“, nuova tappa di “Destinazione Museo“, il percorso verso l’apertura del nuovo Museo Diocesano, realizzata nell’ambito delle Settimane della Cultura 2024 promosse dalla Diocesi di Bergamo e dedicate al tema universale della pace. Punto di partenza sono le opere che i due artisti hanno realizzato per la Cattedrale, quali la grande pala di Moroni all’altare di S.Caterina d’Alessandria (1576) e la scultura in bronzo di Manzù raffigurante San Carlo Borromeo (1946). Si aggiungono le opere provenienti dalla collezione del museo Bernareggi e dal Seminario vescovile: per Moroni il dipinto Ecce Homo e la tavola di tabernacolo con il Cristo risorto; per Manzù tre medaglie fuse in bronzo, realizzate nel 1948, esposte alla XXIV Biennale di Venezia e poi donate dall’artista al vescovo di Bergamo Bernareggi. In mostra, anche il pastorale realizzato nel 1967 per monsignor Loris Capovilla, segretario personale di Papa Giovanni XXIII, modellato dallo scultore ispirandosi alla storica enciclica Pacem in Terris di cui sarà esposta in via eccezionale un esemplare firmato da Giovanni XXIII l’1 aprile 1963. La mostra, curata da Silvio Tomasini e visitabile fino al 5 maggio, è stata realizzata da Fondazione Bernareggi, con il Seminario Vescovile, Fondazione Papa Giovanni XXIII e parrocchia di S.Alessandro in Colonna.

Michele Andreucci