Fermi non convalidati in assenza di un plausibile pericolo di fuga, ma ordinanze di custodia cautelare che trattengono in carcere quasi tutti gli arrestati portati al Bassone di Como, coinvolti nella maxi operazione della Dda di Milano. A Como sono arrivati 29 dei 54 arrestati, interrogati dai gip Andrea Giudici e Carlo Cecchetti, che ieri hanno emesso le rispettive ordinanze. Per Luciano De Lumè e Alessio Del Re non sono state ravvisate esigenze cautelari, e sono stati quindi scarcerati, mentre Luce Molteni e Giuseppe Valenzisi sono stati disposti gli arresti domiciliari. Rimagono in carcere tutti gli altri arrestati detenuti a Como: Davide e Michelangelo Belcastro, Stefano Beretta, Giuseppina Del Duca, Pasquale Larosa, Roberto Mandagli, Angelo Molteni, Leo Palamara, Mirko Pesce, Xhuljano Prifti, Valentina e Rossella Salerni, Antonio, Massimo e Roberto Valenzisi, tutti presenti nel dispositivo del gip Carlo Cecchetti. L’ordinanza del giudice Andrea Giudici ha invece lasciato in carcere Carmela Consagra, il militare della Guardia di finanza di Olgiate Comasco Michele Contessa, Domenico Ficarra classe ’85, Alessandro e Vincenzo Palmieri, Elisabetta Rusconi, Vincenzo Scarfò, Andrea Stillitano, Alessandro e Sergio Tagliente. Tutti indagati per una vastissima rosa di reati, che variano dalle frodi fiscali al traffico di droga, fino a espisodi specifici come quello di corruzione che lega Luca Molteni e Michele Contessa.
CronacaOperazione contro la ’ndrangheta Gli arrestati restano in carcere