VERCURAGO (Lecco)
Paolo ieri mattina è stato operato per la seconda volta in quattro giorni per bloccare un’emorragia epatica e salvargli la vita. L’intervento è riuscito, ma la prognosi resta riservata perché non è affatto fuori pericolo.
Rimane in coma farmacologico, i medici però hanno provato a svegliarlo per qualche istante per sincerarsi delle sue condizioni: ha aperto gli occhi e ha alzato il braccio come per dire "sono io" quando lo hanno chiamato per nome. Anche le condizioni della moglie Yanisbel migliorano. Marito e moglie, 22 anni lui, 29 lei, nella notte tra venerdì e sabato stavano tornano a casa dopo una serata in compagnia con gli amici Alessandro di 27 anni e Nino di 31: Paolo Racamato era sul sedile posteriore insieme alla moglie Yanisbel Rodriguez; Nino Ingallina era sul sedile anteriore del passeggero e Alessandro Roma al volante della Skoda Fabia su cui erano tutti a bordo.
Il guidatore ha perso il controllo del mezzo mentre percorreva la statale Lecco – Bergamo e si è schiantato contro un muro. Nino è morto poche ore dopo in ospedale a Lecco, Paolo è stato trasferito in eliambulanza al San Gerardo di Monza, Yanisbel a Lecco e Alessandro al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, da dove è stato dimesso praticamente incolume nel giro mezza giornata. Il conducente è risultato positivo all’alcoltest. "Al posto di Nino doveva esserci il mio Paolo – racconta Romima, mamma di Paolo -. Nino stava scendendo dall’auto, ma poi ha deciso di accompagnare anche lui a casa mio figlio e mia nuora. Se fosse sceso, Paolo si sarebbe seduto davanti al suo posto". Mamma Romina al momento non se la sente di giudicare Alessandro, perché non sa cosa sia successo di preciso e soprattutto perché ciò che gli preme ora è che Paolo e Yanisbel sopravvivano.
D.D.S.