
Il nuovo questore di Sondrio, Angelo Re
Sondrio, 27 marzo 2018 - Inizia a Sondrio il percorso di questore di Angelo Giuseppe Re. Cinquantotto anni, sposato con due figli, il neo numero uno della struttura di via Sauro è originario di Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento, ed è stato promosso dirigente superiore il 13 di marzo 2019. Arriva da poco lontano, dal commissariato di Monza «che è stato anche il mio primissimo incarico, nel 92, e che chiuderà per riaprire il 15 aprile come Questura», racconta. Ha iniziato in Polizia a 31 anni, prima lavorava in banca e intanto si laureava in Giurisprudenza. Forse ha sempre saputo che la sua strada era un'altra, nonostante quello che visse e vide in Sicilia. O forse proprio per quello. «Tra l'80 e l'85, mentre studiavo a Palermo, i morti delle istituzioni erano all'ordine del giorno. Ho visto a terra, assassinato, Calogero Zucchetto, il poliziotto della squadra catturandi vittima che aveva individuato un capomafia e il luogo in cui si trovava».
Dopo Monza c'è stato Cinisello, poi il reparto Prevenzione crimine Lombardia. A seguito della promozione, per tre anni è stato capo di Gabinetto a Bergamo. Rientrato a Milano ha diretto il commissariato di Bonola, poi ancora quello di Monza. Adesso Sondrio che conosceva per il turismo e «per un rapinatore di Monza che veniva da Chiavenna». Prima di prendere concretamente in mano le redini della provincia dovrà andare a Roma qualche giorno per un corso di aggiornamento. Cosa si aspetta di trovare sul territorio? I problemi saranno diversi dai contesti affollati che ha lasciato: negli ultimi Gran Premi, concerti ed eventi con decine di migliaia di persone e, come ultimo atto, la custodia cautelare del falso ginecologo addescatore e violentatore. «Non significa che i problemi di qua siano più semplici: in ogni realtà dobbiamo adeguarci a quello che troviamo. Mi sta molto a cuore la tutela delle fasce deboli e penso di organizzare incontri con gli alunni su cyberbullismo e bullismo».