
Ancora preoccupazione a Niardo, comune della Val Camonica colpito dalla colata detritica a seguito delle abbondanti piogge del 28 luglio scorso. A poche ore dalla decisione di riaprire anche il secondo tratto della strada provinciale 42 ‘Del Tonale e della Mendola’, chiuso da quasi due settimane e ripulito da fango e detriti, lunedì sera un nuovo temporale ha fatto scattare un altro allarme. Attorno alle 21, le piogge hanno fatto ingrossare i corsi d’acqua del paese, che scendono dalle cime sopra Niardo e Braone. A far paura è stata soprattutto la presenza di detriti, con un grosso masso, che hanno ostruito il torrente Re in località Brendibusio. Il sindaco Carlo Sacristani ha avvisato i residenti delle località Crist e Brendibusio, lungo via Nazionale, di andare ai piani superiori delle loro abitazioni e a non uscire di casa, vista la probabilità di nuovi allagamenti; per lo stesso motivo, la provinciale riaperta solo 8 ore prima, è stata nuovamente chiusa, visto il rischio di una nuova esondazione. A metà serata il pericolo sembrava rientrato, ma Vigili del Fuoco, Protezione Civile, addetti e amministratori del Comune hanno monitorato la situazione tutta la notte. L’organizzazione del Comune e della Protezione Civile ha permesso di evitare nuove situazioni di pericolo, ma il temporale non è passato indenne: l’alveo si è riempito di nuovi detriti, che si sono aggiunti a quelli da rimuovere. Resta, inoltre, alta l’attenzione soprattutto in vista delle precipitazioni che sono attese a giorni. Per questo, si continua a lavorare per liberare gli alvei dei torrenti Re e Cobello dai detriti che li hanno intasati, in una corsa contro il tempo. Intanto il sindaco ha emesso un’ordinanza mirata a garantire la sicurezza della popolazione. Il paese è stato diviso in zona A e zona B : chi risiede nella A in caso di codice rosso sarà evacuato , mentre chi abita in zona B dovrà essere pronto a farlo.
Federica Pacella