Samuele Vairetti morto nel suo primo cantiere: il 29enne era padre da sei mesi

Tartano (Sondrio), l'imprenditore è stato colpito alla testa dal carrello della teleferica. Un mese fa aveva aperto con il fratello Oscar la ditta “Vairoforest Snc“

Samuele Vairetti

Samuele Vairetti

Tartano (Sondrio) - È morto sul lavoro al suo primo cantiere, aperto nei boschi del nonno. L’imprenditore Samuele Vairetti, 29 anni, papà da 6 mesi del piccolo Carlo (dal nome del bisnonno), ha perso la vita ieri in località Bagini, a 1260 metri di quota. La zona dove si è consumata la tragedia, “Muunt Maiuu“ in val Bodria vicina alla Val Corta, nel territorio comunale di Tartano, è impervia, ma il boscaiolo, che risiedeva con la compagna Clelia Cerri e il figlioletto nella vicina Talamona, non è stato tradito dalla montagna che tanto amava.

A ucciderlo, secondo i primi accertamenti sul luogo della disgrazia, a cura dei tecnici dell’Ats della Montagna, intervenuti per le indagini con i carabinieri di Ardenno e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio, è stato il carrello usato per il trasporto del legname con la teleferica, ora posta sotto sequestro dalla Procura di Sondrio. Un colpo alla testa del macchinario dotato di funi potrebbe essere quello risultato fatale? L’indagine è alle prime battute e la dinamica dovrà essere chiarita con precisione dagli accertamenti ora in corso. A dare l’allarme è stato un collaboratore della vittima, entrambi impegnati nella superficie boscata. Da circa un mese, Samuele aveva aperto con il fratello Oscar la ditta “Vairoforest Snc“, con sede in via Isola a Talamona, un’impresa forestale.

«Ho saputo dai miei impiegati una volta arrivato in Comune della tragedia - dice il sindaco Davide Menegola -.Era diventato padre ed era la persona più felice al mondo mi assicura chi lo conosceva bene". "Domani saliamo lassù a finire il lavoro, a portare via due rami", aveva detto la sera prima a un amico che dice: "Samuele era molto attento, meticoloso, preciso". Non sappiamo se la festa patronale “Ul dì la nosa“, per la Natività della Beata Vergine, iniziata l’altra sera proseguirà oggi o se, invece, il parroco Sergio Mazzina e la Pro Loco decideranno di annullarla, in segno di lutto per la comunità così duramente colpita. A piangere la scomparsa di Samuele, anche lo zio Raimondo ex prof di ciclismo.