"Morelli abbandonato sul baratro. Pronti alla mobilitazione popolare"

Sondalo, il movimento per la “Rinascita dell’ospedale“: così non va

"Morelli abbandonato sul baratro. Pronti alla mobilitazione popolare"

"Morelli abbandonato sul baratro. Pronti alla mobilitazione popolare"

"Confusione, demagogia, bugie: se rimarrà questo status quo, è prevista una forte mobilitazione popolare da mantenere prima, durante (e se sarà necessario anche dopo) le Olimpiadi 2026". A dirlo è il vicepresidente del movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo“ Gerlando Marchica a nome di tutto il Consiglio direttivo. "Siamo ancora in attesa dell’incontro richiesto al direttore generale Asst Valtellina e Alto Lario, Monica Fumagalli. Questo è un momento di grande confusione: è stato confermato il Poas 2022/24 con le stesse previsioni di un direttore sanitario e dirigente per Sondalo ma Melazzini, precedente direttore, se ne è andato. Lo stesso Melazzini e Zoli (rispettivamente direttore generale e direttore sanitario del Niguarda) parlano di un progetto sul Morelli solo per le Olimpiadi. Ma cosa vogliono fare esattamente? Si avvicinano le elezioni europee ed è evidente il carattere propagandistico di queste iniziative…". Ma per Marchica la confusione è totale. "Si sta definendo il piano triennale delle assunzioni ma non si capisce sulla base di quale progetto. La seconda camera operatoria non è ancora attiva e le liste di attesa, anche per gli interventi chirurgici, continuano ad allungarsi coi cittadini che ricorrono sempre più al “privato“. Non si parla più di scuole di formazione pluriennale infermieristica, tecnica e riabilitativa in Sondalo, di organici della radiologia e del pronto soccorso nonché dei posti letto delle alte specialità. Non viene attuata la legge regionale sull’Unità spinale multidisciplinare", fondamentale per il rilancio del Morelli. "I sindaci dell’Alta Valle, che prima contavano su Melazzini (rivelatosi una delusione) quale soluzione ai problemi, riprendono la farlocca ipotesi della Fondazione pubblico-privata e sostengono di aver trasmesso lo studio in Regione. Tuttavia a Milano nessuno l’ha visto. Uno studio che non viene consegnato ai Gruppi di minoranza di Valdisotto e Valfurva, che ne hanno fatto richiesta, perché non esiste. Confusione, demagogia, bugie: se rimarrà questo status quo, veramente tanti cittadini chiedono al Movimento popolare di organizzare nuovamente, e da subito, una forte mobilitazione". F.D’E.